D'Ambrosi presidente Federboxe;
Plebiscito Zurlo nel consiglio

Il nuovo consiglio della federpugilato
Il nuovo consiglio della federpugilato
di Gianluca Agata
Domenica 28 Febbraio 2021, 14:12
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Flavio D’Ambrosi è il nuovo presidente della Federazione pugilistica Italiana, il vice questore romano succede a Vittorio Lai che l’assemblea elettiva ha nominato presidente onorario. Non ce l’ha fatta Angelo Musone a scalare la presidenza della FPI. Il bronzo olimpico di Marcianise ha raccolto 102 preferenze, il 14% dell'elettorato contro l'85,68% (628) dei voti andati al neopresidente. D'Ambrosi in trent’anni di ininterrotto tesseramento alla FPI ha ricoperto i ruoli di dirigente di società, arbitro, presidente del CR Lazio, consigliere federale e nel quadriennio appena concluso di vice Presidente vicario FPI, nonché coordinatore del settore comunicazione e marketing. Vice Questore della Polizia di Stato, è stato anche un atleta di interesse nazionale della Pallanuoto. 

Conferma plebiscitaria per Biagio Zurlo,  che con 34 voti su 38 totali si riconferma come responsabile nazionale dei tecnici. Un grande riconoscimento all’impegno ed al lavoro svolto in questi quattro anni dove l’ex campione di Torre Annunziata ha avviato importanti processi di riforma del settore tecnico ed ha creato nuovi orizzonti per la formazione. Esclusione dal nuovo consiglio federale il Vice Presidente uscente Enrico Apa.  Quaranta voti per l’ex presidente del comitato Campania Alfredo Raininger, una manciata di preferenze per il prof. Aldo Ferrara, un voto per Gerardo Carbonaro.

«Sono contento ed onorato – ha dichiarato il nuovo Presidente FPI - di essere diventato Presidente di una Federazione così gloriosa. Metterò il massimo impegno come ho fatto in tutti gli anni che ho ricoperto cariche a livello periferico e centrale. Spero veramente che in questo quadriennio, avendo già posto le fondamenta, il Pugilato Italiano possa costruire un percorso solido e coltivare le ambizioni ed i sogni che merita per essere riportato nelle vette che più gli si addicono. Le parole d’ordine saranno consolidamento ed espansione.

Insieme a tutti i componenti del nuovo Consiglio Federale lavoreremo per far sì che la ttradizione pugilistica italiana possa tornare ad imporsi nel mondo, sia a livello PRO che AOB, non solo nei risultati agonistici, ma anche con l’autorevole presenza a livello internazionale».

Sono stati poi eletti i membri del nuovo Consiglio Federale che guideranno la boxe italiana da oggi a Parigi 2024: Fabrizio Baldantoni (497), Marco Consolati (449), Mariangela Verna (409), Giancarlo Ottavio Ranno (387), Salvatore Cherchi (343), Sergio Rosa (343) e Carlotta Luchini Rigatti (163) (in quota società) Roberta Bonatti (33) e Antonio De Vitis (30) (in quota atleti) e Biagio Renato Zurlo (34) (in quota tecnici). Come Presidente dei Revisori dei Conti è stato riconfermato il dott. Sergio Melai. 

«Il popolo della boxe italiana ha fatto le proprie scelte – afferma Rosario Africano, presidente del Comitato Campano – noi abbiamo partecipato attivamente a queste elezioni manifestando il nostro pensiero. Dalle urne esce un consiglio federale presieduto dal nostro candidato Flavio D’Ambrosi per quanto ci riguarda cercheremo le collaborazioni e le sinergie necessarie per  dare spunti nuovi al pugilato campano e dare il nostro contributo al movimento nazionale. Accolgo con grande soddisfazione la rielezione di Biagio Zurlo uno sportivo che nel pugilato ha fatto praticamente tutto e sono convinto che ore da dirigente continuerà il suo percorso innovativo». Subito al lavoro il neo eletto responsabile dei tecnici nazionali che ha volto ringraziare i suoi elettori. «Riconfermarsi non è mai facile ha dichiarato Biagio Zurlo -  ma è stato giusto farlo per continuare un percorso iniziato nel quadriennio 2016-2020 con la Riforma dei Tecnici Sportivi. Grazie a chi ha creduto ancora una volta in me nel ripropormi come Consigliere in quota Tecnici Sportivi, dal neo Presidente Flavio D’Ambrosi all'’intera Squadra di Governo ma, anche e soprattutto a chi mi ha sostenuto e votato durante questa assemblea nazionale».

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