Dario Di Martino a segno:
argento pesante a Bologna

Dario Di Martino (a sinistra)
Dario Di Martino (a sinistra)
di Diego Scarpitti
Venerdì 30 Settembre 2022, 13:59
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Nella città delle due torri, la Garisenda e quella degli Asinelli, Dario Di Martino vince la sua seconda medaglia d’argento. Dopo gli Europei di Bologna, il tiratore napoletano chiude al secondo posto i campionati italiani 2022. Avvincente il derby in finale con il concittadino Giuseppe Giordano (Esercito), nonché tecnico della Nazionale juniores. Termina 17-11 la sfida di pistola ad aria compressa dai 10 metri. Completa il podio Federico Nilo Maldini (Carabinieri), che totalizza 247.1 punti, piazzandosi alle spalle di Giordano (249.1) e Di Martino (247.7).

 

«Dedico la medaglia d’argento alla mia famiglia e alla mia ragazza, Alessia Morelli, che in quest’anno difficile di uscita dal gruppo sportivo e di totale cambiamento della mia vita mi è sempre stata vicina e mi ha sempre sostenuto, aiutandomi in ogni momento», racconta l’atleta classe 1995. «E’ stata lei a dirmi: «Vai ai campionati italiani e vinci, che lo puoi fare». E cosi è stato», osserva Dario. «Davanti a me solo un immenso Giuseppe Giordano, che è ancora oggi il tiratore più forte che l'Italia, Napoli e l’Esercito possano avere a disposizione», spiega Di Martino. «Dedico inoltre l’argento anche ai miei due nipotini, Eleonora e Manuel, di cui sono follemente innamorato».

Percorso. «Gara ricca di emozioni, gestita bene, tranne per l’ultima serie, dove sono arrivato lungo con i tempi e ho dovuto accelerare. La mancanza di allenamento mi ha costretto ad allungare la mia gara per mancanza di resistenza. Sono entrato ottavo in finale». Riavvolge il nastro Di Martino. «Sono soddisfatto di come ho gestito le emozioni, che mai come questa volta mi hanno travolto, e sono arrivato al gold match contro il mio compagno di Nazionale, di Napoli e di mille avventure di sempre Pino Giordano», tiene a precisare lo shooter partenopeo nato nel giorno di san Gennaro. «Nonostante il tifo, stile Universiadi, dei ragazzi di Napoli, Pino ha retto ai miei attacchi e mi sono dovuto arrendere con onore ad una colonna del tiro a segno italiano», argomenta Dario. «Nonostante i pochi allenamenti, fatti bene e strutturati al meglio, si può vincere, soprattutto senza mai mollare e credendoci sempre», rivendica orgoglioso il già bronzo alla 30esima edizione dei Giochi universitari all’ombra del Vesuvio.

Futuro. «Obiettivo lavorare a Napoli, trovare la mia routine e la mia serenità. Continuerò a sparare per la famiglia del Tsn Napoli, con il convincimento concreto di essere sempre competitivo e di poter dare, -se vogliono-, il mio contributo in Nazionale». Quasi una auto-candidatura a tornare a vestire nuovamente i colori azzurri. «Spero vivamente che con la laurea in Management dello sport possa dare una mano alla Uits, che tanto mi ha dato nella mia vita», conclude fiducioso Dario Di Martino. Ancora una volta a segno l’infallibile ragazzo di Fuorigrotta, che conserverà con particolare attenzione il diploma firmato dal presidente Costantino Vespasiano.  

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