Derby spettacolo, la Rari Nantes Salerno
trionfa di misura 11-10 sul Posillipo

Marko Elez
Marko Elez
di Diego Scarpitti
Sabato 2 Ottobre 2021, 23:16 - Ultimo agg. 4 Ottobre, 19:49
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Milan Djurić e Marko Elez. Un bosniaco ed un croato. Sono loro gli eroi del sabato calcistico e pallanuotistico. L’attaccante classe 1990 e il centroboa classe 1980 gli incontrastati protagonisti in campo e in piscina. Entrambi regalano la prima vittoria stagionale alla Salernitana e alla Rari Nantes Salerno.

Arechi e Simone Vitale in festa. Esultano Fabrizio Castori e Matteo Citro. Si tinge di granata lo stadio, si colora di giallorosso l’impianto natatorio. Capitan Michele Luongo e compagni si aggiudicano il derby, battendo il Posillipo 11-10 (3-3; 1-2; 2-3; 5-2). Il merito è del colosso di Spalato, il gigante 41enne in calottina numero 9, che trasforma a 5 secondi dalla sirena il rigore decisivo. Successo al fotofinish per il club presieduto da Enrico Gallozzi, che si accinge a celebrare al meglio il centenario della società nata nel 1922.

Pesa il poker del player ex Mornar, perché tiene a galla i suoi nel terzo periodo, firmando la rete del 5-6, e poi mantiene la Rari a distanza invariata (7-8) nell’ultima frazione. Sigla il momentaneo sorpasso (9-8), con un tocco di Nikola Radonjic, e trasforma il penalty, guadagnato con scaltrezza da Nicola Cuccovillo, ex di turno e autore di una tripletta, alla presenza in tribuna della sua ragazza Elena Di Liddo, plurititolata nuotatrice del Circolo Canottieri Aniene, che ha strappato il pass per i playoff di Eindhonen all’International Swimming League.

Spettacolo clorato. Inizia a suon di gol la 103esima edizione della serie A1. Battaglia vera in vasca tra Salerno e Posillipo. Si rivede il pubblico con una capienza del 35%: un passo significativo sulla via della normalità. I padroni di casa iniziano con il piede giusto e riscattano la sconfitta del 7 marzo 2020 (7-9), prima che venisse dichiarato il lockdown nazionale.

Equilibrio ed avvio scoppiettante. Si mette in luce con le sue parate il talentuoso Roberto Spinelli, campione d’Europa under 17 e vicecampione mondiale under 20. Il 18enne portiere posillipino, nato a Salerno, indossa la calottina rossa numero 13 e stoppa i tentativi avversari già nei primi 40 secondi. Un copione che si ripeterà nel corso del match. Gran ritmo sin dalle battute iniziali. In superiorità numerica Julien Lanfranco dà fuoco alle polveri (0-1). Immediata la replica di Donato Pica (altro giocatore nato nella città patronata da san Matteo). Le formazioni si studiano e si marcano a vicenda. La pregevole beduina di Manuel Aiello (prima marcatura in rossoverde) anticipa la conclusione in diagonale di Luongo (2-2) da posizione 5 (in superiorità). Per cercare l’allungo e mettere pressione ai ragazzi di Roberto Brancaccio, Citro chiama timeout. L’alzo e tiro del mancino Cuccovillo vale il 3-2. Ristabilisce la parità capitan Paride Saccoia (3-3).

Si apre con la traversa di Maros Tkac la seconda frazione. Nel pozzetto finisce subito dopo lo slovacco e il mancino barese Cuccovillo mette a segno il 4-3: doppietta personale e nuovo vantaggio. Massimo Di Martire ci prova dalla distanza. Sale in cattedra il figlio d’arte. Non sbaglia il tiro di rigore (4-4), conquistato da Aiello, e spiazza Simone Santini. Predica calma l’oro alle Universiadi 2019 e all’incrocio spedisce la palla gialla (4-5). Espulsi per proteste Mariano e Ugo Rampolla. Stessa sorte toccherà a mister Citro. Due le occasioni di marca rossoverde sprecate. Spara centrale Di Martire e palo (clamoroso) colto da Julien Lanfranco, tutto solo.  

«Tempo della verità». I fratelli Manuel e Julien Lanfranco lasciano più di un segno. Il più grande dei due (1998) fissa il 6-4 in superiorità numerica. Elez accorcia dalla distanza, Julien schiaccia in rete sull’assist confezionato da Di Martire (5-7). Antonio Picca si supera, compiendo un salvataggio sulla linea. Dopo tre finte il croato Maroje Gluhaic realizza il 6-7. Santini stoppa la coppia Di Martire-Lanfranco junior, Spinelli vigila a dovere. Di sinistro, all’incrocio dei pali, la raffinata beduina di Lanfranco, classe 2000, artefice del tris (6-8).

Due gol di margine e la zona M non bastano ai ragazzi di Roberto Brancaccio per disorientare i giallorossi. Il break di 3-0 galvanizza i rarinantini: Elez, l’8-8 di Cuccovillo, ancora il possente pallanuotista dell’Est rovesciano le sorti dell’incontro (9-8). La soluzione solitaria di Di Martire, con l’uomo in più, trafigge Santini (9-9): sfrutta lo spazio il 9 posillipino, si eleva, imparabile il suo tiro.

Tenta addirittura la controfuga travolgente l’attaccante napoletano nell’azione successiva: conclude, però, non troppo convinto, forse davvero stanco, al termine di un derby avvincente.

Lo show clorato continua ad attrarre tifosi e spettatori. Capitalizza la superiorità Luongo (10-9), un mai domo Di Martire piazza il colpo del 10-10. L’arbitro Alessandro Severo manda ai box Luongo e Briganti (1’23”). Si gioca l’ultimo timeout a disposizione Brancaccio. Reclama un rigore il Salerno. Il doppio possesso palla rossoverde non produce i frutti sperati e l’ingenuità di Briganti (fallo su Cuccovillo) spiana la strada alla vittoria del Salerno.

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