Di Colandrea e il fantastico triplete:
l'estate perfetta dell'azzurro del remo

Nunzio Di Colandrea
Nunzio Di Colandrea
di Diego Scarpitti
Martedì 7 Settembre 2021, 07:58 - Ultimo agg. 08:29
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Triplete memorabile, estate fantastica. Come nel calcio e nel volley femminile ma anche nel canottaggio. Più facile laurearsi campione d’Europa che tornare a casa, dopo una vera ed estenuante odissea. «Ritardo di 90 minuti del volo aereo, smarrimento dei bagagli, che saranno recapitati direttamente a casa (si spera!), poi il Leonardo Express da Fiumicino a Roma Termini, per giungere a Napoli Centrale. Infine il tragitto in auto e arrivo a posticipato a Bacoli». Altro che Itaca per l’Ulisse azzurro Nunzio Di Colandrea, approdato sul trono continentale.

«Estate da incorniciare, davvero indimenticabile. A giugno ho vinto i campionati italiani nella stessa specialità della quattro con e poi a luglio i Mondiali in Repubblica Ceca e ora gli Europei in Polonia. Triplete fantastico. Sensazione indescrivibile. Sono state vere notti magiche. Estate magica». Gavirate, Racice, Kruszwica. «Usato sempre lo stesso scafo nelle tre competizioni», racconta entusiasta il capovoga classe 1999. Carrello numero 1, sempre sul gradino più alto del podio. Bacoli primeggia ovunque: sul tetto d’Italia, del mondo, d’Europa con l’atleta della Marina Militare e del RYCC Savoia.

«Vittoria dedicata a Mimmo Perna, che mi ha fatto intraprendere questo percorso sportivo, portandomi al Posillipo. È un ottimo talent scout, reclutandomi dai banchi di scuola e convincendomi a praticare canottaggio. Gli sono accanto in questo delicato momento», spiega Di Colandrea, esternando il suo debito di riconoscenza. Duello remiero avvincente. «E’ stata una bella gara, resistendo agli attacchi della Romania. Siamo stati bravi a contenere i nostri avversari e abbiamo difeso il vantaggio accumulato nella parte centrale del match. Abbiamo contrattaccato a dovere», ricorda Nunzio. Armo composto da Andrea Carando (RCC Cerea), Davide Verità (Marina Militare/AC Monate), Alessandro Bonamoneta (Fiamme Gialle/SS Murcarolo), timonato da Emanuele Capponi (Fiamme Gialle).

 

«Dopo il trionfo iridato, ecco il successo continentale. Una bella riconferma anche con un equipaggio diverso: Alessandro Bonamoneta è risuscito alla grande a sostituire Aniello Sabbatino», argomenta. L’Italremo under 23 non concede nulla. Al passaggio della prima frazione vola in testa, staccando la Romania di soli 56 centesimi. I cavalieri azzurri dell’acqua alzano il numero di colpi nel tentativo (riuscito) di scrollarsi di dosso la barca rumena. Aumenta il vantaggio a metà gara ma la formazione azzurra è sempre tallonata dalla Romania, che non molla. Implementano il ritmo i canottieri italici e il serrate finale consente di tagliare per primi il traguardo (6’09”01). Seguono Romania (6’10”53) e Gran Bretagna (6’15”28). Inno di Mameli, mano sul petto, mascherine. «Oltre alla medaglia, ho ricevuto una rosa rossa, regalata al consigliere federale Sara Bertolasi», dichiara il vincitore.

Esultano di indicibile gioia mamma Maria, papà Guerino e la sorella Valentina. «Classico rituale rispettato: pizza würstel e patatine, ordino sempre quella. E siccome con una soltanto non mi sazio, ho raddoppiato con salsicce e friarielli», svela Di Colandrea, che in bacheca vanta pure due medaglie di bronzo mondiali (2019 e 2018). «Mi godrò Miseno, poi a fine settembre inizia il ritiro a Sabaudia», conclude l’ex canottiere rossoverde (nelle foto di A.Carbonara/Canottaggio.org). Per il sodalizio di Santa Lucia argento nel quattro con femminile per Andrea Alfano e Giulia Landolfi. Vale per Nunzio Di Colandrea la canzone dei Negramaro. «È il segno di un'estate che vorrei potesse non finire mai».

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