Disfatta in Sicilia per il San Mauro:
viva più che mai la lotta play off

San Mauro Nuoto (foto di Andrea Selcia)
San Mauro Nuoto (foto di Andrea Selcia)
di Diego Scarpitti
Lunedì 23 Aprile 2018, 22:09
2 Minuti di Lettura
Testa a testa. Fino alla fine. All’ultimo respiro. Prevarrà chi avrà maggiore carburante e stimoli in più. Nervi saldi e guerra psicologica a distanza. Soltanto un punto divide il San Mauro Nuoto (19), unica squadra napoletana nel girone 4, dal Cus Palermo Karol (18). In palio il quarto posto, valido per l’accesso alle finali play off. Krness castiga capitan Natangelo e soci con la sua personale cinquina. «Complimenti ai siciliani, squadra molto esperta, di categoria superiore: hanno meritato la vittoria (12-6). Noi abbiamo retto bene per tre tempi poi nei momenti decisivi abbiamo mollato e avuto paura della loro fisicità» descrive l’andamento delle operazioni il tecnico Oreste Di Pasqua. Tante ombre e poche luci nella quarta di ritorno. «Siano stati in partita fino alla fine del terzo quarto. Le nostre ingenuità e il fischio troppo facile del signor Acierno hanno fatto prendere il largo al Cus. Negativo l’arbitraggio: rimediate 14 espulsioni contro, giocando a zona». Viaggio lungo e faticoso, trasferta dispendiosa in termini mentali ed economici. «Abbiamo compiuto sacrifici per arrivare a Palermo: percorsi 1800 km con 9 giocatori, che hanno saltato due giorni di scuola e di lavoro». Lamenta una conduzione non al top Di Pasqua. «Se ci trattano così, certo che non vinceremo mai fuori casa. Giochiamo in Sicilia sempre con l’arbitro siciliano: pessima la gestione di Acierno», alla quale si è aggiunta la rottura del tabellone. In casa San Mauro (nella foto di Andrea Selcia) d’obbligo voltare subito pagina. «Guardiamo avanti. Manca un mese alla fine, continuiamo a lavorare per cullare il sogno play off». Analisi introspettiva del presidente Christian Andrè. «Abbiamo perso meritatamente. Siamo un team con limiti tecnici e di personalità, che si evidenziano in trasferta. Al PalaCasoria decisivo l’apporto del pubblico nei momenti topici. Lontano dalle mura amiche diventa complicato. Eccezion fatta per Siracusa, non abbiamo raccolto punti esterni. A onor del vero ci siamo confrontati con una socità che ha reperito importanti risorse per la categoria, con giocatori che vantano presenze in serie A. Motivo d’orgoglio per noi trovarci a cinque giornate dal termine con un punto di vantaggio». Ricarica le pile il San Mauro, che riposa sabato 28 aprile. Gli Andrè boys si preparano alla volata finale. Due trasferte in Calabria il 5 e 12 maggio rispettivamente contro Cosenza Nuoto e Metal Carpenteria Rari Nantes Crotone, tra le mura amiche contro il 7 Scogli il 19 maggio, infine Etna Waterpolo la settimana successiva in Trinacria. «Calendario non agevole. Ci saranno dei risultati a sorpresa. Si possono sovvertire i favori del pronostico. Mi infastidiscono però le espulsioni per protesta, frutto della nostra fragilità mentale». Perdere ci può stare, evitando conseguenze inutili. Il ragionamento (condivisibile) di Christian Andrè.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA