Esordio vincente di Emmanuele Marigliano:
oro all'Europeo in Portogallo

Emmanuele Marigliano
Emmanuele Marigliano
di Diego Scarpitti
Domenica 16 Maggio 2021, 22:15
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«Unbelievable». Il telecronista in inglese esalta così l’impresa clorata di Emmanuele Marigliano. Inquadrato dalla telecamera il nuotatore paralimpico esulta in maniera inconfondibile. Alla sua prima partecipazione alla rassegna continentale l’atleta del Centro Spotivo Portici trionfa nella specialità 50 rana categoria SB2 e porta Barra sul tetto d’Europa. Risuona l’inno di Mameli in Portogallo ma si parla rigorosamente napoletano.

Medaglia al collo, mano sul cuore e un sorriso (ben evidente) grande quanto l’arcipelago di Madeira sotto la mascherina. Testa a testa avvincente a Funchal ma prevale la cuffia nera, sulla quale spiccano le tre iniziali di ITA con gli stessi colori del tricolore. Il classe 1995 chiude la sua prestazione in 1’06”46, battendo in rimonta il greco Ioannis Kostakis (1’07”94).Terzo il bielorusso Aliaksei Talai (1’20”13).

 

«E’ il mio primo Europeo e devo dire che si è aperto nel migliore dei modi», riferisce entusiasta Emmanuele. «Desidero dedicare questo prestigioso trionfo alla mia famiglia e a tutte le persone che mi hanno accompagnato durante questo percorso: i miei amici e i miei allenatori, con i quali ho costruito questo successo, lavorando giorno dopo giorno».

E poi un pensiero speciale. «La dedica più grande è per mia zia Cira, a cui ero molto legato: è scomparsa quando ho intrapreso questa avventura agonistica», tiene a precisare Marigliano. Un debito affettivo e un legame inscindibile.

«E’ una emozione incredibile. Credevo fortemente alla medaglia in cuore mio. Alla vigilia non ho esternato scaramanticamente le mie sensazioni. Non capita tutti i giorni vincere il titolo europeo all’esordio, al contempo è una spinta ulteriore per fare meglio», afferma fiducioso Marigliano. «Sapevo delle qualità del quotato avversario ellenico ma la tattica di gara impostata ha dato i frutti sperati», conclude raggiante Marigliano. In Europa si parla napoletano.

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