European Cup al PalaVesuvio, un vero successo organizzativo

La Giovane Italia ha chiuso prima nel medagliere (azzurrini a quota 20), battendo Francia e Israele

Christian Parlati, campione delle Fiamme Oro
Christian Parlati, campione delle Fiamme Oro
Mercoledì 15 Febbraio 2023, 19:29
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Un vero successo organizzativo. Certezze, emozioni e indicazioni positive per il futuro. L’European Cup under 18 al PalaVesuvio ha regalato tutto questo. Con la Giovane Italia che ha chiuso prima nel medagliere (azzurrini a quota 20), battendo l’agguerrita concorrenza della Francia, di Israele e non solo. Sorride la Nippon Club con l’oro di Antonio Esposito (60 kg) e l’argento di Raffaele Sodano (55 kg), seguiti dal valido tecnico Enrico Parlati. Esulta Martina Capezzuto (Kodokan Fuorigrotta) sul gradino più alto del podio nella categoria 57 kg. Si rallegrano anche Miriam Tempesta (40 kg) e Martina Claudia De Crescenzo (52 kg), atlete della Crazy Fitness che si sono posizionate in vetta e al terzo posto.  

Numeri eccezionali. «Una manifestazione internazionale di questo spessore non si è mai fatta a Napoli», tiene a precisare Massimo Parlati, tecnico della Nazionale italiana universitaria. «Tutti hanno potuto constatare l’organizzazione dispiegata dalla Nippon Club, dal comitato regionale della Fijlkam e dalla New Kodokan Lucania». Ha funzionato il gioco di squadra, considerando i 400 atleti in gara, provenienti da 32 nazioni, in rappresentanza di 4 continenti. «Alla fine tutti contenti ed entusiasti: hanno espresso pubblicamente il desiderio di tornare nuovamente a Napoli, vista l’adeguata ospitalità e la calorosa accoglienza», afferma Lello Parlati, capo allenatore della Nazionale italiana maschile, risultato il secondo tecnico al mondo (Judo Awards 2022).

 

Non è mancata la vicinanza istituzionale. Nella struttura di Ponticelli, allestita a festa, è intervenuta Emanuela Ferrante, assessore allo sport e alle pari opportunità. «Si è trattato di un bellissimo momento di sport per la nostra città. Continuiamo sulla nostra strada, ovvero aprire sempre di più il PalaVesuvio alla città e far conoscere le diverse discipline sportive ai nostri ragazzi», ammette l’esponente della Giunta Manfredi. «Ci prepariamo a vincere la candidatura di Napoli a capitale europea dello sport 2026.

Cerchiamo di contagiare le giovani generazioni con lo sport. La funzione sociale, educativa e di benessere dello sport è fondamentale ed è la soluzione a tanti problemi».

Un messaggio di legalità. Per Antonio De Iesu, assessore alla Polizia Municipale e alla legalità, «lo sport è un vettore fondamentale per sottrarre manovalanza alla criminalità. I giovani vanno presi in carico e uno dei modi più efficace è sostenere le attività sportive». In evidenza la funzione pedagogica dello sport. «I giovani devono essere impegnati e lo sport insegna disciplina, rispetto degli avversari e degli altri. Le energie dei ragazzi vengono canalizzate in maniera giusta attraverso lo sport, strumento significativo per prevenire il disagio e la devianza giovanile», ribadisce convinto De Iesu.

Soddisfatto Gennaro Esposito, presidente della commissione sport. «Siamo orgogliosi di questa kermesse. E’ intervenuta anche la delegazione ucraina, nonostante le difficoltà legate alla guerra. E lo sport lancia messaggi di pace. Siamo proiettati verso Napoli capitale europea dello sport 2026 e dobbiamo lavorare in questa direzione», auspica fiducioso.

Hanno apprezzato la Coppa Europa il questore Alessandro Giuliano, Tracy Roberts-Pounds, console generale degli Stati Uniti d'America a Napoli, e il generale di brigata aerea Luigi Casali, comandante dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Non sono mancati i baschi verdi in rappresentanza del generale di divisione Giancarlo Trotta della Guardia di Finanza, così come Anna Fiore, assessore allo sport, alle politiche giovanili, all’istruzione e alle pari opportunità del Comune di Pomigliano, il consigliere comunale Massimo Cilenti e i consiglieri della VI Municipalità. In tanti si sono congratulati con Christian Parlati, campione delle Fiamme Oro ed esempio per molti ragazzi del quartiere.

Competizione di alto livello. «E’ andato in scena un test event propedeutico all’evoluzione della tipologia di gara. Obiettivo centrato con i complimenti della Federazione», commenta così Pietro Amendola, presidente nazionale della commissione eventi della Fijlkam.

Risonanza mondiale evidente. «E’ stato un bellissimo colpo d’occhio e un sogno avverato. La squadra funziona e continuiamo a sognare qualcosa di più importante», argomenta il maestro Gianni Maddaloni, padre del campione olimpico Pino, arbitro internazionale di judo. Ben visibile il gradimento di Antonio Bracciante e Bruno D’Isanto, rispettivamente presidente e vice della Fijlkam Campania. «Format da replicare» per il maestro Giuseppe Marmo (Kodokan Napoli).

Raggiante Domenico Falcone, numero uno della Fijlkam (nelle foto di Franco Di Capua). «Napoli ha dato una bella prova e una dimostrazione significativa. C’è un rapporto speciale con la Campania, che dà tanto alla Federazione: i grandi campioni vengono proprio da Napoli». Buona la prima. Napoli ha superato a pieni voti il test.

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