Europei U21, storico argento
dell'Italjudo dedicato a Fusco

Italjudo
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di Diego Scarpitti
Lunedì 16 Settembre 2019, 10:14 - Ultimo agg. 10:19
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Vantaa d’argento per l’Italia vice campione d’Europa under 21. A trascinare gli azzurri sul secondo gradino del podio provvede Martina Esposito, protagonista indiscussa della rassegna continentale. Dopo aver messo al collo il bronzo individuale nella categoria 70 kg, la 17enne napoletana, allieva del maestro Gianni Maddaloni e atleta della Star Judo Club, si rivela guerriera del tatami preziosa e determinante. Non a caso «tigre di Scampia». Per cominciare rifila due wazari a Diana Shoranova e scoglio iniziale dell’Azerbaigian agevolmente superato (3-1). Round due e adieu France. Rimonta e chiude il conto la judoka partenopea, inarrestabile sulla materassina: ippon su Kaila Issoufi e quarti archiviati (3-2). Semifinale sofferta e avvincente, Olanda piegata allo spareggio (4-3). L’Italjudo made in Naples vince al golden score, ovvero nell’incontro di spareggio. Il match era terminato sul punteggio di 3 a 3 e Martina aveva riportato in vantaggio la Nazionale, imponendosi sull’orange Silja Kok. Prevale la Russia in finale. In luce, ancora una volta, Esposito che atterra in ouchi gari Aleksandra Askarova e la chiude in osaekomi. Il connazionale Kenny Bedel (81 kg) non molla con Mirzo Shukoriev, avanti di wazari dopo 30” e lo abbatte con ippon di ouchi gari, quando mancano 24” al termine. Non basta, però, a strappare il metallo più pesante.
 
 

«Non mi aspettavo di arrivare in finale, però siamo stati fiduciosi e abbiamo dato il massimo. Dedichiamo l’argento a Giovanni Fusco, il papà di Andrea, che ci ha lasciati questa settimana», afferma la scatenata partenopea, una furia sul tatami. Sorride anche Gennaro Pirelli, gigante del Kodokan Napoli (90 kg), che onora al meglio l’appuntamento finlandese. «E’ stata la mia prima esperienza in una gara a squadre europea, ci tenevo a rifarmi del 7mo posto: ho combattuto senza risparmiarmi. Ringrazio tutti i tecnici della Nazionale, i compagni di squadra che mi hanno supportato, e i maestri Peppe e Luca Marmo, senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile».

Torna a casa soddisfatta pure Nicolle D'Isanto (Pomilia). «L’Europeo non è andato come desideravo, avevo tante speranze e voglia di vincere ma non sono bastate, poiché la gara individuale si è conclusa al primo incontro. Amarezza e rabbia ma sono carica per affrontare i prossimi Mondiali in Marocco dal 16 al 20 ottobre. Sono felicissima per la squadra, perché meritava il podio e per pochissimo non siamo riusciti a conquistare la vetta più alta. Sono sicura che con il lavoro di gruppo ci toglieremo tante altre soddisfazioni». Dello stesso avviso Biagio D’Angelo (Fiamme Oro). Bilancio nel complesso positivo. «Festeggiamo un risultato storico per il judo italiano, perché è la prima medaglia italiana ad un Campionato D'Europa a squadre miste. Non posso che elogiare tutti i ragazzi, che si sono veramente superati. Tributo la medaglia d’argento ad un grande amico che ha lasciato un vuoto incolmabile e un  immenso dolore, il compianto Giovanni Fusco», dichiara Raffeale Parlati, tecnico della Nazionale under 21. Da lassù le imprese azzurre non passano inosservate.
 
 
 
 
 
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