Europeo di Poznan: super Italremo
made in Naples in Polonia

Italremo
Italremo
di Diego Scarpitti
Domenica 11 Ottobre 2020, 19:06
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Super Italremo a Poznan con i canottieri napoletani che non deludono le aspettative. Si tinge d’azzurro l’Europeo in Polonia, unica gara internazionale del 2020. Medaglia d’argento per il quattro di coppia senior maschile. Viste le note difficoltà della vigilia, esultano Matteo Castaldo (Fiamme Oro-Rycc Savoia), Bruno Rosetti (CC Aniene), Giovanni Abagnale (Marina Militare) e Marco Di Costanzo (Fiamme Oro), che si piazzano alle spalle degli olandesi. Afflitto da una fastidiosa labirintite il prodiere azzurro. Attardati al passaggio dei 500 metri, si ritrovano solo quinti i cavalieri dell’acqua. La barca azzurra recupera e rientra nel gruppone di testa, sale il ritmo. Il quartetto italico attacca e si porta a ridosso dell’Olanda. Combattuta l’ultima frazione di gara. Poco più di un secondo il vantaggio rifilato ai padroni di casa al traguardo. L’equipaggio nostrano impiega 6’04”05.

 

«Abbiamo fatto un miracolo. La gara è stata dura e mettere al collo la medaglia non è stato facile. A 200 metri dall’arrivo credevo di vincere, a 50, invece ho avuto paura di perdere anche l’argento. Ringrazio Marco più di tutti così come ringrazio la nostra società, le Fiamme Oro». Soddisfatto il capovoga Castaldo, nipote del compianto Carlo Rolandi. «Negli ultimi giorni Marco non è stato bene ma ci ha aiutati, ci ha tranquillizzati e insieme abbiamo ottenuto un secondo posto meritato. Va bene così, sappiamo che possiamo migliorare in vista del 2021 e ci impegneremo al massimo per arrivare al top ai prossimi appuntamenti. Ringrazio la Marina Militare cui dedico questa medaglia», riferisce contento Abagnale (numero 3). Missione compiuta per Di Costanzo, che aveva citato Kobe Bryant su Facebook. «Ho concluso la settimana più difficile della mia vita, sportivamente parlando. Pensavo di averne vissute tante. Ad una settimana dal debutto agli Europei, mi è stata diagnosticata la labirintite, che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico», ammette sorpreso l’atleta della Polizia di Stato. Più forte della sorte. «Ho trascorso una settimana a letto senza nemmeno poter aprire gli occhi, fino a lunedì scorso, a quattro giorni dall’inizio delle gare. Grazie alla dottoressa Barbara Di Giacinto e al dottor Spataro sono riuscito a rimettermi in piedi. Avevo le vertigini, quando mi sono seduto in barca a Poznan. Per fortuna però, un passo alla volta e con l'appoggio dei miei compagni, sono riuscito un po' a superarle. Il secondo posto ottenuto in tali condizioni ci dice che possiamo fare qualcosa di importante», prosegue Di Costanzo. «I miei compagni non mi hanno abbandonato, io non potevo abbandonarli. Siamo stati grandi, adesso guardiamo al futuro con ottimismo, spero che arrivino altre soddisfazioni in Nazionale così come con la maglia delle Fiamme Oro, la mia società, che ringrazio per l’aiuto quotidiano».

Nel due senza senior Matteo Lodo e Giuseppe Vicino (entrambi Fiamme Gialle) conquistano il bronzo, sopravanzati dalla Romania e dalla Croazia dei fratelli Sinkovic.

Dettano legge e fanno sventolare il tricolore Catello Amarante, Antonio Vicino, Gabriel Soares (Marina Militare), Patrick Rocek (SC Lario). Al quattro di coppia pesi leggeri maschile il titolo continentale con il crono di 6’01”01. «Una volta in testa ci siamo messi a martellare in acqua. Nonostante il vento contrario, con un gran passo abbiamo gestito bene ogni difficoltà, arrivando ai 250 metri finali con un buon vantaggio e ancora con le forze per chiudere. Ringrazio anche a nome di Gabriel e Antonio la Marina Militare per tutto il supporto», le parole di Amarante. Germania e Austria a completare il podio. «Siamo partiti molto forte, e abbiamo tenuto un gran passo, era il nostro punto di forza e ci ha permesso di arrivare davanti al momento della chiusura», rivela Antonio Vicino, fratello del Collare d’oro Giuseppe.

Vero capolavoro tattico il successo del quattro con PR3 Mix. I canottieri paralimpici si laureano campioni d’Europa con pieno merito, seguiti da Ucraina e Francia. Napoli in vetta con Alessandro Brancato, portacolori del club biancoblu di Santa Lucia. «In batteria ci avevano beffato alla fine, stavolta non ci sono riusciti. Sul passo abbiamo aumentato. Lorena è stata fondamentale, ci ha richiamato sempre nel momento migliore, anche quando la Russia sembrava sul punto di rientrare, e questo ci ha permesso di assicurarci il primo posto e la medaglia d’oro, osserva orgoglioso il tesserato del Circolo Savoia. Si fa valere l’ammiraglia azzurra del pararowing con uno sprint iniziale. La Russia tenta la fuga, affiancata però agli 800 metri. Poi si consuma a metà gara il sorpasso italiano. Ritmo incessante dell’armo composto da Cristina Scazzosi (SC Lago d’Orta), Brancato, Lorenzo Bernard (SC Armida), Greta Elizabeth Muti (SC Olona 1894), timonato da Lorena Fuina (SC Rumon).

Robusto il vantaggio di 3”30 sugli inseguitori russi, che non riescono a contenere la furia azzurra e perdono posizioni.

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