Fase 2, Andrea Manzi torna
ad allenarsi nel Golfo di Napoli

Andrea Manzi
Andrea Manzi
di Diego Scarpitti
Sabato 16 Maggio 2020, 22:23 - Ultimo agg. 22:28
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Al via la Fase ….. acquatica. «Si fa quel che si può». Cuffia gialla logata Fiamme Oro, muta e occhialini. Atleta di interesse nazionale, prova a prendere il largo Andrea Manzi. Dopo due mesi finalmente in acqua, nel suo ambiente naturale. «Sono stato tra i primi a interrompere e tra gli ultimi, purtroppo, a riprendere», ammette il nuotatore della Canottieri Napoli, che fa parte del gruppo sportivo della Polizia di Stato. Idea concordata con Lello Avagnano, direttore tecnico e capo allenatore del nuoto giallorosso, mentore di Davide Rummolo e Stefania Pirozzi, finalista olimpico nell’84, «fanatico del duro lavoro», e con l’ispettore Luca Piscopo, direttore tecnico delle Fiamme Oro.
 

Grido d'allarme. «Al momento non abbiamo alternative», spiega Manzi. Piscine ancora chiuse, non si sa quando e in che misura apriranno. Langue un cronoprogramma. Soliti proclami istituzionali, sterili rassicurazioni. «Tutto tace», puntualizza il nuotatore classe’97. «Spero solo di tornare quanto prima alla normalità», auspica Andrea. Di questo passo il lascito delle Universiadi rischia di essere un lontano ricordo. «E’ tutto un punto interrogativo». Poche certezze, molte incognite.
 
Golfo di Napoli. «Sono partito dal Molosiglio e sono arrivato a Castel dell’Ovo. Temperatura dell'cqua intorno ai 19-20 gradi, più calda rispetto agli altri anni», racconta Manzi, seguito dal gommone di appoggio per evitare assembramenti, sotto lo sguardo vigile di Avagnano e Pietro Bonanno, capo allenatore delle Fiamme Oro. Scenario inedito e magico, una vera cartolina. «Mare limpido e pulito, spero possa rimanere così». Tempo favorevole e condizioni ottimali. «Doccia a casa, impossibile accedere agli spogliatoi», evidenzia Andrea, ligio al rispetto delle prescrizioni previste.
 
Quarantena forzata alle spalle. «E’ andata abbastanza bene, perché siamo cinque a casa: dunque sempre in compagnia». Di necessità virtù. «Mi sono tenuto in forma come potevo, con cyclette e circuiti a corpo libero», osserva Andrea. «Nel complesso tutto abbastanza strano, poichè penso non sia mai successo di stare fermo due mesi», argomenta l’atleta della Canottieri. Libri, film e serie tv. «NBA un mondo che ho conosciuto meglio attraverso «The last dance»: Micheal Jordan l’incontrastato signore del basket».
 
Ripartenza salata. «Gli Europei sono slittati, ci sarà più tempo per prepararsi al meglio», conclude fiducioso Manzi. In attesa che le piscine riaprano i battenti. Fase Caos.
 
 
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