Avagnano: «Emozionante ritrovare
gli atleti nella piscina della Canottieri»

Lello Avagnano
Lello Avagnano
di Diego Scarpitti
Sabato 30 Maggio 2020, 21:44
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Segnale di ripresa. Scoperchiata, appare in tutto il suo splendore. Incastonata tra Palazzo Reale e il Vesuvio, la piscina del Molosiglio riaperta e nuovamente fruibile. E’ iniziata la Fase 2 alla Canottieri Napoli. Il nuoto riparte in sicurezza. «La serie di incontri avvenuti con il presidente Achille Ventura e il vicepresidente sportivo Marco Gallinoro sono serviti per fissare il cronoprogramma e definire il ripristino delle attività»,  spiega in tutta franchezza Lello Avagnano, direttore tecnico e capo allenatore giallorosso.

Si muovono le prime bracciate. «Ragazzi davvero felici dopo mesi di stop forzato: risposta pronta e immediata». Ben 130 atleti di varie categorie sono tornati ad indossare cuffia e occhialini. «Grande emozione rivedere e ritrovare i nuotatori. Sono passati quasi tre mesi: impossibile fermare la loro passione», osserva Avagnano, 9 titoli italiani vinti in carriera e finalista olimpico a Los Angeles’84. «Spazi acqua studiati in base alle esigenze degli atleti di interesse nazionale e dei tesserati della Canottieri». Definito il calendario e approntate le necessarie procedure. Entrata contingentata a partire dalle ore 7.30. Protocolli specifici di prevenzione e protezione contro il Covid-19, autodichiarazione sul proprio stato di salute all’ingresso. E poi informative e segnaletiche, rilevazione della temperatura corporea con termoscanner prima dell’accesso, nel pieno rispetto del distanziamento sociale e con l’obbligo di indossare la mascherina.

«Se riparte la serie A di calcio, è giusto che riprenda il suo regolare corso l’attività di base nel rispetto dei protocolli sanitari e delle linee guida», sottolinea Avagnano. Il suo un messaggio ben calibrato e ponderato, che ha riscosso l'approvazione e i complimenti dei soci.

Accorgimenti e misure predisposte. Controllo e monitoraggio degli accessi con relativo contingentamento, potenziamento delle pulizie degli ambienti con processi periodici di sanificazione ed igienizzazioni anche notturni, nonchè intensificazione dei controlli chimici e batteriologici della qualità dell’acqua.

«Canottieri Napoli punto di riferimento cittadino e del Sud Italia. Numerosi i nostri atleti che si fanno valere a livello nazionale ed internazionale. Mario Sanzullo si è già qualificato per le prossime Olimpiadi di Tokyo, e poi Andrea Manzi, Stefania Pirozzi, Domenico Acerenza, Pietro Paolo Sarpe solo per citare qualche nome. Investiamo tempo e risorse nei nostri ragazzi e i risultati ci ripagano degli enormi sacrifici».

Benessere e agonismo. «Lo sport di base assume un ruolo essenziale. E’ fondamentale la centralità del vivaio nella produzione e costruzione dei campioni. Rilevante deve essere l’appoggio delle istituzioni in un’ottica sociale e pedagogica», ammonisce convinto Avagnano.

Nonostante le difficoltà economiche e sanitarie legate al Coronavirus, si guarda con fiducia all’avvenire. «Spogliatoi da rinnovare per una maggiore funzionalità e ospitalità dell’utenza a partire da settembre e adeguamento della sala d’attesa». Migliorie necessarie per non farsi cogliere impreparati.

Lunedì 1 giugno incontro alla Scandone con Gerarda Vaccaro, dirigente del Comune di Napoli, preposta al servizio gestione grandi impianti sportivi, e con il direttore della piscina di Fuorigrotta, Giuseppe La Marca, per limare gli ultimi dettagli in merito all’utilizzo della vasca esterna, a distanza di 11 mesi dalle Universiadi. Già individuate le modalità delle sessioni di allenamento (16-18 atleti) e le possibili tre fasce orarie (9-11, 11-13, 16-18), secondo i criteri suggeriti dalla Fin Campania.

Il nuoto riparte in sicurezza all’ombra del Vesuvio. Era ora.
 
 
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