La festa dell'Amatori Napoli
con Cafiero De Raho e de Magistris

Amatori Napoli Rugby
Amatori Napoli Rugby
di Diego Scarpitti
Lunedì 13 Maggio 2019, 06:30
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Cala il sipario definitivo sulla B con l'ultima giornata disputata tra le mura amiche. L’Amatori Napoli Rugby saluta il suo caloroso pubblico con la 20esima vittoria stagionale (su 22 gare disputate) e festeggia la memorabile impresa. Passa in secondo piano il successo 23-15 sul Frascati Rugby Club 2015: tre le mete siglate da Giuliano Testa, Paolo Gisonni e Valerio Antonelli, due i piazzati di Vincenzo Gargano. Fila liscio l’incontro diretto in maniera impeccabile dal napoletano Massimo Salierno. Scatta inesorabile la festa alle ore 17.07. Capitan Alessandro Quarto e compagni indossano maglie a colori alternate, verde e blu, con tutti i nomi dei praticanti (nella foto di copertina di Luigi Petrucci). Campeggia una grossa A, per indicare la nuova dimensione. Parterre de rois a Bagnoli. Il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, calca il manto erboso, va incontro agli artefici dello straordinario trionfo, stringe mani, si congratula con i giocatori e posa con loro nella foto ricordo.

«Impressiona a Napoli lo sforzo dei cittadini comuni, che s’impegnano e si sacrificano al di là dei finanziamenti pubblici che non ci sono, degli sforzi delle varie autorità e istituzioni. Da soli sono riusciti a portare dalla C2 alla serie A una squadra fatta di ragazzi, che pagano la loro quota e solo laddove non sono in grado di sostenerla, vengono esentati». Storia singolare, di appartenenza e di identificazione, molto più di un semplice attaccamento ai colori societari. «Esempio bellissimo della Napoli che vuole arrivare ad ogni costo all’obiettivo e al risultato: questa è la Napoli vincente. Se ci fosse una maggiore diffusione di questa Napoli, sarebbe la prima città al mondo», spiega Cafiero De Raho, che ha apprezzato la genuinità e la validità del progetto dell’Amatori, applaudito l’inedito primato, visitato la club house. «Il rugby dovrebbe essere lo sport di tutti, perché insegna correttezza, giusto impegno, sacrificio e nelle stesso momento anche la capacità di raggiungere qualunque risultato, nello studio e nel lavoro. Lo sport è il primo veicolo, per raggiungere qualunque obiettivo». Parole di elogio e di incoraggiamento quelle espresse dall’insigne magistrato napoletano, rivolte non soltanto alle giovani generazioni del Sud Italia.
 
 

Passa in rassegna a centrocampo, prima del fischio d’inizio, il sindaco Luigi de Magistris, affascinato dallo spettacolo offerto dai tifosi e dalle due formazioni. Si aprono grandi scenari con la promozione dell’Amatori. «Sono proprio felice. Era tanto tempo, che mancava quest’obiettivo. Il rugby sta diventando sempre più determinante nella nostra città. Giornata davvero bella in questo luogo, che sarà utilizzato come campo ufficiale per le Universiadi». Si approssimano i Giochi di luglio: in arrivo 8 mila sportivi all’ombra del Vesuvio, provenienti da 124 paesi del mondo, che si sfideranno nelle 18 discipline. «Dobbiamo essere pronti per fine giugno in tutti gli impianti interessati dalle Universiadi. Qualche altro ritocchino si farà dopo la manifestazione. Gli atleti della nostra città avranno impianti da primato nel nostro Paese», assicura il primo cittadino. Napoli già indossa l’abito della capitale della palla ovale. «Direi proprio di sì. Vedo tantissimi giovanissimi, che si stanno appassionando. Rugby sport molto interessante, perché insegna il rispetto delle regole, dell’avversario, l’etica, lo scontro fisico mai violento, è un corpo a corpo di grande valore morale».

Osserva il match a bordocampo, in compagnia del presidente Diego D’Orazio, del due volte campione d’Italia Raffaele e del nipote Lele, l’assessore allo sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello. «Una bella storia di sport. Napoli meritava l’importante palcoscenico. Amatori una storia di ragazzi accomunati da un sogno, partito qualche anno fa. Compiuta tutta la trafila dalla C alla A. Napoli torna protagonista nella massima categoria: dobbiamo stringerci intorno a questa squadra e al rugby, sport davvero fantastico». E il rettangolo in erba sintetica, rodato con il Five Nations a febbraio, ospiterà i Giochi universitari di luglio. «Invenzione e felice intuizione dell’Amatori nell’ex area Nato di Bagnoli di recuperare uno spazio e adibirlo a campo da rugby. Il sogno prende forma, quando arriveranno le varie Nazionali, per disputare le Universiadi: un’altra vittoria dell’Amatori e dello sport», ammette l’esponente di Palazzo San Giacomo.

I meriti del capolavoro griffato made in Naples vanno equamente distribuiti. Lorenzo Fusco, Franco Manna e Gabriele Gargano (nelle foto di Manuel Schembri) ricoprono attualmente ruoli chiave e diversi rispetto all’epoca in cui giocavano con i colori della Partenope, tre figure cardine nell’organigramma dell’Amatori, che 30 anni fa firmarono analoga impresa: il salto in serie A, dopo una lunga e trionfale cavalcata. «Siamo ancora qua. Ci lega una forte e trentennale amicizia: ci univa allora e oggi è fondamentale, per creare una nuova storia, con le stesse persone e il medesimo entusiasmo. Sono contento, perché abbiamo tanti ragazzi intorno a noi: farli crescere è il nostro pensiero prioritario», osserva il coach, papà del campione under 20, Alessandro Fusco, titolare con l’Italia nel Sei Nazioni.

«Grazie sicuramente ai ragazzi, grazie al grande tecnico, il mio amico Lorenzo, che ci ha condotti, ancora una volta, alla vittoria. Anni di grandissimo impegno. Con il Villaggio del Rugby e investimenti privati siamo riusciti a realizzare un sogno, che ci porterà non agli onori di quest’anno ma ad un futuro sereno del rugby in Campania. Siamo felicissimi, inoltre, per aver portato qui le Universiadi, dopo la serie A. Vogliamo continuare a costruire per i ragazzi di Napoli», argomenta orgoglioso l’imprenditore Manna, fondatore del brand Rossopomodoro. E’ già tempo di programmazione. Toccherà al direttore sportivo Gabriele Gargano operare delle scelte funzionali al progetto. «I ragazzi sono fortissimi. C’è un parco giocatori molto giovane: prevalenza di 18enni e 19enni. Soltanto qualche innesto per ampliare la rosa con qualche player d’esperienza. I ragazzi sono eccezionali: il prestigioso risultato conseguito è merito di tutti. Siamo un gruppo di persone appassionate, investiamo tempo e competenze, e i risultati appaiono ben visibili. Raggiunta una tappa significativa ma il percorso è ancora lungo. Procediamo così».

Bilancio positivo: il patron D’Orazio intende ripartire da tali premesse. «Soddisfazione immensa per il club, lo staff, i ragazzi e la città. Possiamo affermare con certezza di essere un’eccellenza come struttura, movimento dirigenziale e atleti. I fatti e i risultati dimostrano che l’Amatori Napoli Rugby è un modello virtuoso». Arrivederci in serie A.
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