Settebello sul parquet. Infila perle, tesse trame di gioco sempre offensive, sogna in grande. FF Napoli no limits. Modellato sul carattere di Attilio Arillo. Lotta, si sacrifica, difende, punge e colpisce nel momento opportuno. Assorbe l’urto avversario e sprigiona una forza dirompente. La stanchezza non inficia la prestazione. «Con il Cosenza partita complicata dopo una settimana difficile. Era importante vincere», afferma convinto il laterale classe 1994.
A sbloccare il match proprio il numero 9. Dialoga con Rodolfo Fortino, riceve palla e scarica una bordata di destro. Nulla può Leonardo Del Ferraro. E poi spalanca le braccia a centrocampo, stretto dal calore di Marcio Ganho e Vitor Renoldi. Segue l’abbraccio di Luis Turmena, con i complimenti del mancino. «Siamo il Napoli e ci teniamo a trionfare. Dedico il successo a Renzo Grasso».
Inconfondibile il suo marchio di fabbrica. «Sono molto contento del gol, è sempre bello segnare». Nel secondo tempo una sua punizione micidiale viene respinta di testa dal malcapitato di turno sulla linea. Di prepotenza, di classe, di astuzia, «doppia A» non si smentisce. «Venerdì 18 dicembre sarà una sfida non facile contro il Taranto (ore 19), ma in casa non possiamo commettere errori». Calcio a 5 senza sosta. Dal PalaCosentia al PalaCercola. «Vogliamo proseguire la striscia positiva di vittorie», anticipa fiducioso Arillo.
Apprezza la «vittoria senza fronzoli» il tecnico Piero Basile. «Stringiamo i denti e andiamo avanti. Abbiamo poche rotazioni e ben 4 giocatori fuori per infortunio», ricorda l’allenatore azzurro. Bene nel complesso con qualche piccola slabbratura. «Dobbiamo difendere meglio su palla inattiva. Piccoli errori da rivedere e correggere. Qualche volta buttare via la palla non guasta», esorta i suoi il coach di Martina Franca.