FF Napoli, lo «scugnizzo» Frosolone
vestirà la maglia azzurra

Nunzio Frosolone
Nunzio Frosolone
di Diego Scarpitti
Mercoledì 15 Luglio 2020, 19:10
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Scugnizzo di Pianura. Innamorato della sua città, tifoso appassionato di Dries Mertens. Da buon napoletano ama il mare. Figlio del Vesuvio nella vita e sul parquet. Nuovo colpo di mercato in casa FF Napoli. Si dichiara pronto alla nuova ed esaltante avventura Nunzio Frosolone. Non nasconde la sua soddisfazione il giocatore classe 1994. «Sì, lo ammetto. Sono molto contento di essere approdato al Napoli. Quando il presidente Serafino Perugino mi ha chiamato, la decisione era già presa. E’ un onore giocare per la mia città: mi rende orgoglioso. Non vedo l'ora di cominciare». Esterna parole cariche d’amore il 26enne laterale. «Sarà veramente bello indossare la maglia azzurra, sarà a dir poco emozionante».
 

 
A dare il benvenuto al neoacquisto il direttore generale Pasquale Scolavino. «Frosolone è un giocatore che tutti vorrebbero. Ha talento, è serio ed è napoletano doc, importante tratto distintivo. Siamo convinti che possa rappresentare un valore aggiunto per mister Piero Basile».

Carriera. Tre scudetti vinti nella categoria Allievi con Real Bagnolese, Real Napoli e poi nel Napoli calcio a 5 juniores. Talento puro, tanto da essere convocato in Nazionale. Capitano dell’Under 21 e 6 presenze totalizzate con la Nazionale maggiore.

Percorso. Golden Eagle Partenope, eccellente triennio con la Feldi Eboli, conquista della serie A con il club salernitano. Poi la scelta audace di ripartire con il Parete dalla B: campionato interrotto anzitempo per l’emergenza sanitaria, causata dal Covid-19.

Affetti. Fidanzato con Martina, con una bellissima famiglia. I suoi genitori, insieme alle due sorelle più grandi Emanuela e Luisa (quest’ultima gli ha regalato Ramona, una splendida nipote di due anni: «è tutta la mia vita») sono i primi tifosi. Mens sana in corpore sano: palestra e attenzione alla linea. Predilige la cucina partenopea, non una scoperta. Dal carattere serio, rispettoso, umile. Crede nella cultura del lavoro. Passaggio obbligato: dai sacrifici ai risultati. D’obbligo la scaramanzia, con qualche punta di eccesso. «La macchina deve essere sempre parcheggiata allo stesso posto». Difficile già trovarne uno, in questa città. Disponibilità e testa dura, avanti convinto. A ritmo di musica. Note, pentagramma e gol: un classico napoletano. Non a caso il suo idolo è il folletto belga, ribattezzato il «pittore di Posillipo», tale Dries «Ciro» Mertens. All’ombra del Vesuvio sognare è vita. E poi il mare blu di Partenope.
 
«Napoli è tutto. Non la lascerei mai, neanche quando parto per un viaggio. Dopo qualche giorno sento il bisogno di esserci. Infatti adoro andare vicino al mare e passeggiare per le vie della città. Non la cambierei per niente al mondo, nonostante i mille problemi». Paradiso e Inferno, santi e diavoli, una costante.

Ai blocchi di partenza. «Vorrei ringraziare i presidenti della Feldi, Gaetano Di Domenico, e del Parete, Massimiliano Siciliano Maio. Sono davvero felice di giocare con e per il Napoli. La chiamata della famiglia Perugino mi ha entusiasmato. Sarà un’emozione doppia indossare questa maglia», avverte Nunzio, che auspica di indossare la numero 7. «Saluto tutti i tifosi e aspetto che vengano in tanti al PalaCercola. Sono sicuro che, insieme, faremo grandi cose. Non vedo l'ora di iniziare». Scalpita Frosolone. Napoli è già nel suo cuore.



 
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