​Giovani, impianti, tecnici, master:
l'Atletica campana sabato al voto

Il campo sportivo virgiliano
Il campo sportivo virgiliano
di Gianluca Agata
Giovedì 18 Febbraio 2021, 10:03 - Ultimo agg. 10:56
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Una poltrona per tre. L'Atletica campana rinnova la propria dirigenza e dopo l'exploit che ha portato due consiglieri alla fidal nazionale, Carlo Cantales e l'ex presidente della Fidal regionale Sandro Del Naia, saranno in tre a contendersi la guida nel prossimo quadriennio olimpico dell'atletica regionale. Sabato al palazzetto dello sport di Cercola si riuniranno le società della Campania. Sono 116 quelle diritto al voto per poco meno di quattromila voti. Lavori assembleari dalle 14.30. Ugo De Marsico, salernitano, è il vicepresidente uscente. Bruno Fabozzi, casertano classe 1955, quattro anni fa fu sconfitto da Del Naia per una manciata di voti; Pietro Carpenito, avellinese classe 1963, si propone come il terzo, lontano da tutti gli schieramenti e senza aver partecipato in prima persona ai precedenti governi regionali. Atletica di base, master, impianti, cura del vivaio e dei tecnici, eredità delle Universiadi. L'atletica regionale sembra aver bisogno soprattutto di questo e non c'è candidato che non ne parli. «Ripartiamo dall'attività giovanile - il pensiero di De Marsico, professione insegnante, dirigente dell'Ideatletica Aurora e vicepresidente uscente della Fidal Regionale - in questi quattro anni l'atletica campana ha fatto tanto riportando dei campionati italiani al di sotto di Roma, cosa che non accadeva da 20 anni» Per De Marsico l'idea è anche quella di creare un centro tecnico nazionale, oppure interregionale, di lanci, «così come dobbiamo affrontare la situazione derivante dagli impianti anche instaurando un tavolo di concertazione con le amministrazioni comunali che ne faciliti gli utilizzi. Su Ponticelli abbiamo dovuto lasciare perché il contenzioso con il Comune era troppo forte, ma non significa che potremo riavere il Palavesuvio, unica pista indoor sotto Ancona» 

Per Bruno Fabozzi la candidatura arriva dopo la sconfitta elettorale di quattro anni fa.

Docente di scienze motorie, presidente uscente a Caserta è presidente dell'Arco Atletica Aversa. «Il nostro programma si ispira a quello della presidenza Nazionale di Mei. La Campania ormai non riesce più a dare risposte da tempo ai suoi migliori ragazzi, ai tecnici, a quanti vanno via alla ricerca di società che offrono maggiori opportunità. Ci sono tanti talenti e bisognerebbe pensare a nuove motivazioni, anche economiche per trattenerli. La Federazione potrebbe dare una mano e non l'ha mai fatto». Sugli impianti aggiunge: «Lasciarsi sfuggire Ponticelli è stata una negligenza. Avellino deve diventare centrale anche come baricentro regionale parimenti altre altre piste della Campania. Credo sia poi necessaria una maggiore attenzione al mondo della promozione che non si deve confondere con quella dell'attività scaolastica». 

Pietro Carpenito, ex mezzofondista delle Fiamme Azzurre, presidente della Montemiletto Team Runners, presidente uscente del comitato di Avellino, sottolinea la sua diversità dagli altri due contendenti. «Uno è il vicepresidente uscente, l'altro rappresenta una candidatura di quattro anni fa». Lo fa con orgoglio:«Nella mia squadra quasi nessuno ha avuto esperienza come consigliere e se c'è stato era all'opposizione«. La sua analisi parte dai giovani: «Serve una spinta sulle rappresentative giovanili, un allargamento della base e promozionale. Così come attenzione ai tecnici ed al gruppo giudici gare. In Campania c'è un patrimonio enorme di persone valide messe ai margini. E' ora di cambiare rotta». 

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