Giro di Lombardia, vince sempre
Pogacar. Festa per Nibali e Valverde

Giro di Lombardia, vince sempre Pogacar. Festa per Nibali e Valverde nel giorno del loro addio
Giro di Lombardia, vince sempre Pogacar. Festa per Nibali e Valverde nel giorno del loro addio
di Carlo Gugliotta
Sabato 8 Ottobre 2022, 17:14 - Ultimo agg. 17:32
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Tadej Pogacar ha bissato il successo al Giro di Lombardia: dopo la vittoria dello scorso anno, lo sloveno della UAE Team Emirates si è imposto anche in questa edizione nell'ultima classica monumento della stagione al termine di uno sprint a due con lo spagnolo Enric Mas. I due corridori si erano già sfidati una settimana fa al Giro dell'Emilia, dove fu l'iberico ad imporsi in solitaria. Partito da favorito numero uno per il successo finale, Pogacar ha fatto lavorare la squadra già quando mancavano più di 70 km al traguardo: il vincitore del Tour de France 2020 e 2021 è stato abile a seguire Mas nelle battute conclusive e a batterlo allo sprint. Sul podio, in terza posizione, troviamo Mikel Landa, che è rimasto con il duo di testa fino a circa 3 km dalla conclusione. Si chiude in questo modo la stagione 2022 di Tadej Pogacar: nonostante non sia riuscito a vincere la maglia gialla al Tour de France, chiudendo secondo alle spalle di Jonas Vingegaard, lo sloveno ha comunque conquistato dei successi molto importanti come quello allo UAE Tour, alla Strade Bianche, alla Tirreno-Adriatico, a Montreal e alla Tre Valli Varesine. «Sì, la mia stagione è stata quasi perfetta - ha affermato Pogacar - ho avuto una grande continuità di risultati e questa vittoria è il modo ideale per chiudere la stagione. È stata una vittoria di squadra». 

Il saluto a Nibali e Valverde

Il migliore degli azzurri al traguardo è stato Andrea Piccolo, undicesimo, ma gli applausi del pubblico sono tutti rivolti per i due grandi campioni che da domani appenderanno definitivamente la bici al chiodo. Alla partenza del Giro di Lombardia, che si è disputato su 253 km da Bergamo a Como, il gruppo e il pubblico hanno reso omaggio a Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, che hanno preso parte all'ultima corsa della propria carriera.

Lo spagnolo, campione del mondo a Innsbruck nel 2018, ha vinto 4 edizioni della Liegi, 5 della Freccia Vallone e una Vuelta a Espana. 

Vincenzo Nibali lascia invece un vuoto all'interno del ciclismo italiano. Dopo aver vinto in carriera due Giri d'Italia, un Tour de France e una Vuelta a Espana, oltre a due edizioni de Il Lombardia e una Milano-Sanremo, il siciliano è stato il corridore che ha sempre tenuto alta la bandiera tricolore nel ciclismo nel corso dell'ultimo decennio, sia nelle corse a tappe che in quelle di un giorno, basti pensare anche alla Liegi-Bastogne-Liegi del 2012, dove chiuse secondo alle spalle di Maxim Iglinsky, squalificato poi per doping. L'assenza di Nibali si farà sentire non poco in un movimento ciclistico che non riesce a vedere azzurri trionfare con continuità, soprattutto nei grandi giri. «È stata una gara velocissima, corsa con un ritmo molto alto, mi sono goduto la corsa e il pubblico. Le gambe sono arrivate fin dove potevo. A 20 km dall'arrivo, sul Civiglio, ho perso le ruote dei migliori. Al di là del risultato, so che per vincere questa corsa devi essere al top, e lo ero qualche anno fa, quando l'ho vinta. In questo momento non riesco a vedere italiani che possono raccogliere il mio testimone. Pogacar? Mai visto un corridore della sua età fare cose del genere».

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