Bronzo ai fratelli d'arte
Martina e Antonio Capezzuto

Martina-Ignazio-Antonio Capezzuto
Martina-Ignazio-Antonio Capezzuto
di Diego Scarpitti
Lunedì 15 Novembre 2021, 20:43
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Capezzuto al quadrato. Per la gioia di papà Ignazio chiudono i Tricolori under 15 con lo stesso risultato. Sul terzo gradino del podio ci sono loro, Martina e Antonio, a continuare la tradizione di famiglia. Al PalaPellicone i due fratelli del tatami mettono al collo una pesante medaglia di bronzo.

«Dopo il titolo italiano conquistato a luglio nei 52 kg, speravo di bissare il successo, nonostante il cambio di categoria (57 kg)», spiega la judoka figlia d’arte. «In semifinale non sono riuscita a recuperare il wazari che avevo subìto», ammette, posizionandosi alle spalle di Elisa Aspico (Asd Judo Vanzago) ed Erica D'Alessandro (Sporting Club Paradise), a pari merito con Marika Cavaglia (Asd Centro Judo Bra). «Sono molto contenta per mio fratello Antonio e sono sicura che la prossima volta le due medaglie saranno di un altro colore», auspica convinta l’atleta del Judo Fuorigrotta

 

Non accade tutti i giorni ultimare la competizione con il medesimo esito. «È stata una gara difficile, a Ostia sognavo di vincere ma sono contento di come è andata l’edizione 2021 dei campionati italiani Esordienti B», osserva Capezzuto junior. «Dedico questa medaglia a mio nonno(-maestro) Antonio e a papà Ignazio, che mi hanno trasmesso la passione per il judo», afferma, terminando la rassegna dietro a Thomas Sassi (Judo Shiai), Francesco lapi (Ippon Club), ex aequo con Matteo Gualandi (Judo Grosseto). 

Possono così rallegrarsi papà Ignazio, assistente capo coordinatore della Polizia di Stato e tecnico del Gruppo Sportivo Fiamme Oro presso la struttura del IV Reparto Mobile e la nuova sede dei Cristallini 73 nel Rione Sanità, nonno Antonio, uno dei fondatori del Kodokan Napoli. Sempre terzo un altro atleta della sezione giovanile delle Fiamme Oro, Gennaro Esposito (81 kg). La famiglia Capezzuto continua a conquistare medaglie e a mietere successi. Con Antonio e Martina siamo ormai alla terza generazione sulla materassina. Questa volta i bronzi non sono di Riace ma di Fuorigrotta.

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