Il brindisi olimpico di Geppino Silvestri
nel museo della boxe di Assisi

Il brindisi olimpico di Geppino Silvestri nel museo della boxe di Assisi
di Gianluca Agata
Domenica 12 Luglio 2020, 11:06
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Il posto giusto per l’uomo giusto. Geppino Silvestri, uno dei pionieri della boxe moderna partenopea avrà un suo “angolo” nel museo del pugilato di Assisi. Lo ha espressamente voluto il presidente della Federazione Pugilistica Italiana Vittorio Lai. «Non è stata affatto una dimenticanza fino ad oggi – rivela Lai – il mondo della boxe è ricco di testimonianze e di personaggi. Il nostro museo di Assisi sebbene in funzione da due anni vive ancora di perfezionamento e di continuo allestimento, da lunedì Geppino Silvestri, maestro e uomo di sport di grande spessore, avrà il suo spazio a ricordo di quanto ha fatto come uomo, come tecnico e maestro di pugilato». Sarà una gigantografia significativa quella che contraddistinguerà lo spazio dedicato al maestro Silvestri. «Si tratta di un brindisi beneaugurante alla vigilia della partenza di Agostino Cossia per le olimpiadi di Melbourne nel 1956 – ricorda il maestro Lino Silvestri figlio di Geppino – Cossia è stato il primo pugile napoletano alle Olimpiadi. Ne seguirono altri tre allievi di mio padre Elio Cotena, Salvatore Todisco e Patrizio Oliva, con una medaglia d’oro ed un argento portati nella bacheca della gloriosa Fulgor».

Ma sarebbe riduttivo, correndo anche il rischio di dimenticare qualcuno, se ci accingessimo a ricordare i tanti campioni allenati e preparati da Geppino Silvestri che sono arrivati ai vertici del pugilato nazionale e mondiale. Ma un altro piccolo record ce lo ricorda un suo ex allievo ed oggi tecnico di pugilato Gerardo Esposito. «Geppino è stato uno dei pochi maestri ad avere tre campioni europei contestualmente in carica – ricorda l’attuale tecnico della Fulgor- Raininger, De Leva ed Oliva. E’ la dimostrazione di un maestro che sapeva seguire i suoi pugili nella preparazione ed all’angolo senza dimenticare che nello stesso tempo portava anche tanti suoi allievi a vincere titoli nazionali in abbondanza». Il museo nazionale del pugilato si trova a Santa Maria degli Angeli (Assisi) nel centro tecnico federale di preparazione della FPI, uno spazio espositivo di oltre mille metri quadri che racconta storie, miti e leggende del pugilato italiano.
«Sono contento che anche il maestro Silvestri abbia il suo spazio in questa antologia del pugilato – commenta il rappresentante dei tecnici nazionali Biagio Zurlo – sono stato tantissime volte ospite nella sua “Fulgor” dove ho rubato anche i suoi preziosi consigli. Oltre che un grande tecnico è stato anche un monito ed un insegnamento importante anche per i tanti tecnico che oggi formano pugili nella nostra regione. Un vero formatore per tutti quelli che respirano l’aria del ring»». Oggi il lavoro di Geppino Silvestri continua nell’attività del figlio Lino, tecnico della NAPOLIBOXE, ma anche nell’opera dei grandi maestri campani, da Lucio Zurlo, a Gepppino Corbo, a Giuseppe Perugino, a Rosario Colucci, a Guido De Novellis, ed a tanti altri che stanno ripercorrendo il solco tracciato da uno dei più grandi maestri di pugilato della Campania.
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