Il doppio successo iridato
di Giordano e Ilario alle Seychelles

Giordano e Ilario
Giordano e Ilario
di Diego Scarpitti
Mercoledì 5 Ottobre 2022, 22:30
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Stesso prestigioso risultato. Nel mese di giugno, a Setubal, si resero protagonisti con l’Italfondo, tanto da laurearsi campioni d’Europa. Dopo l’esperienza vincente in Portogallo si sono ripetuti alle Seychelles, mettendo al collo medaglie iridate di indicibile valore. Cambia la competizione, muta la location, non varia il risultato finale. Esultano Canottieri Napoli e Fiamme Oro per i successi internazionali di Pasquale Giordano e Giuseppe Ilario, rispettivamente argento e bronzo nella 10 km e nella staffetta mista 4x1250 m, doppio bronzo in entrambe le distanze. Suggestivo il loro modo di festeggiare: si abbracciano i due nuotatori, ben consapevoli dell’impresa messa a segno e al contempo fanno emozionare il loro tecnico Pietro Bonanno, assistente capo della Polizia di Stato e allenatore di fondo delle Fiamme Oro.

 

«Esperienza unica sotto tutti i punti di vista, non solo per i risultati ma anche per il luogo, le persone e l'atmosfera», racconta il gigante di Barra. «Purtroppo il viaggio non è partito nei migliore dei modi, perchè abbiamo avuto problemi con il visto e siamo rimasti circa 7 ore in aeroporto a Fiumicino, però fortunatamente, anche se non tutti lo stesso giorno, siamo riusciti a partire», ammette il classe 2004. «Una volta a destinazione, ho pensato solo a rilassarmi e a riposarmi per arrivare abbastanza carico per la gara. Ho cercato di gestire l'ansia nel migliore dei modi, poichè affrontavo avversari che con conoscevo», prosegue il giallorosso. «Inoltre il giorno prima della gara abbiamo saputo che sarebbe stata posticipata di 2 ore a causa maltempo, quindi abbiamo avuto anche qualche ora in più per riposare la notte». Imprevisti da mettere in conto. «Allo start non ho pensato più a nulla, solo a nuotare. La partenza è stata molto forte, ho cercato di attaccarmi il più possibile a David Betlelhm, conoscendo il suo valore», osserva il canottierino. «Ho chiuso a ridosso del magiaro, avendo Giuseppe Ilario alle mie spalle», ricorda Giordano. «Primo l’ungherese (1.53’10”), che mi ha staccato di poco (1.57’42”) e Giuseppe subito dopo».

«Anche se è stata una gara diversa, si è conclusa con lo stesso podio degli Europei. E’ stata dura lavorare tutto il mese di agosto, però direi che ne è valsa la pena», asserisce Pasquale, che ha condiviso il terzo gradino del podio con il suo amico e concittadino nella staffetta mista, insieme ad Alessia Ossola e Iris Menchini. «Ringrazio il mio allenatore Pietro Bonanno, e dedico il doppio successo maturato ai Mondiali junior a papà Vincenzo e mamma Maddalena, a tutta la mia famiglia, dai nonni agli zii che mi sostengono sempre», conclude Giordano. «Prossimi obiettivi gli Assoluti in vasca a Riccione a novembre».

Chiude in bellezza Giuseppe Ilario. «Erano le mie ultime due gare con la Nazionale giovanile, nonché il mio primo Mondiale di categoria, quindi volevo assolutamente onorarlo al meglio e così è stato», dice il classe 2003, riavvolgendo il nastro. «La 10 km è stata una grande prova, abbiamo fatto esattamente la gara che ci eravamo prefissati, ossia reggere l’urto dell’ungherese alla partenza e cercare di rimanere agganciati il più a lungo possibile: è stato anche meglio di come ci eravamo immaginati dopo 2.5 km». Esterna il suo pieno convincimento l’atleta delle Fiamme Oro. «Eravamo in fuga da soli in tre con oltre un minuto dal gruppone lanciato al nostro inseguimento. Il nuotatore magiaro ha allungato la bracciata e Pasquale ed io ci siamo aiutati tutta la gara, incrementando il vantaggio suoi nostri inseguitori», sottolinea soddisfatto. «E nella staffetta abbiamo dato tutti il massimo».

Gioia piena. «E’ stata sicuramente la gara più emozionante fatta fino ad ora. E’ andato veramente tutto per il meglio. Gareggiare e prendere una medaglia con il mio compagno di squadra Pasquale non ha prezzo: siamo cresciuti insieme ed è praticamente il mio migliore amico. E’ stato stupendo», rivendica fiero Ilario. «Ho pensato anche a tutti i sacrifici che ho compiuto ed è stato bellissimo vedere che sono davvero serviti». Sentimenti genuini di un ragazzo partenopeo che ha portato in alto la sua città. «Dedico le due medaglie ai miei genitori, Susanna e Strato, al mio allenatore Pietro Bonanno e ai miei amici», conclude raggiante Giuseppe Ilario. La Napoli del nuoto non tradisce mai.

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