Il futuro della palla ovale a Napoli
con i «Pirati di Nisida» e l'Amatori

Pirati di Nisida
Pirati di Nisida
di Diego Scarpitti
Sabato 20 Giugno 2020, 23:05
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Unità nella difficoltà. Tipico del sostegno, come insegna il rugby. Si sono spalleggiati a vicenda durante il lockdown, puntellando valori e rinforzando legami. Anche a distanza, sempre pronti al soccorso reciproco e all’altrui appoggio. Prestatori di tempo e di energia, senza mai ostentare il proprio zelo. Hanno profuso in maniera encomiabile le loro forze in supporto alla Comunità di Sant’Egidio, con autentica generosità, senza risparmiarsi. E poi si sono lasciati andare ad un abbraccio, quest’anno virtuale, per ricordare Antonio Caiazzo e Filippo Maria Tovecci (Puccio, anche ex pallanuotista della Libertas Manzoni).

«Emozione e condivisione. Momento di aggregazione particolare, cerchio distanziato, causa situazione insolita del Covid-19. Senso di unità, che ha conferito nuova e rinnovata carica», spiega il pilone Marco Aiello, vicecapitano dell’Amatori Napoli.

«Siamo pronti a tornare sulle spiagge e replicare una tradizione che deve proseguire, indipendentemente dai protagonisti sulla sabbia. Deve prevalere (e prevale) l’impronta umana del rugby, da considerarsi insegnamento di vita e sportivo», prosegue il giocatore classe’87.

«Pirati di Nisida cuore pulsante che batte da anni». Con un obiettivo ben preciso. «Siamo propensi e disposti ad impegnarci maggiormente per il territorio. Siamo una realtà operativa, che intende ripartire dal carcere di Nisida, ovvero da quell’idea folle (poi rivelatasi vincente con il direttore Gianluca Guida) di portare la palla ovale in quelle quattro mura», auspica fiducioso Aiello.

Orgoglio napoletano. «Alessandro Fusco convocato dalle Zebre è una bella notizia, che ci dà soddisfazione. Sapere che un ragazzo del Sud vestirà una maglia prestigiosa è certamente motivo di notevole gratificazione», sottolinea Aiello (nella foto di Vincenzo d'Alessandro).
 
Programmazione. «Nella prossima settimana faremo il punto con la società. L’Amatori Napoli intende crescere e attivare un progetto più ambizioso rispetto all’anno appena trascorso», anticipa ottimista il pilone verdeblu.

Fase 2. Niente contatti ancora. «Ripresa degli allenamenti, attività in palestra e in campo». Tempo di organizzarsi e via. Sarà nuovamente febbre da rugby all’ombra del Vesuvio.
 
 
 
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