Il napoletano Mario Sanzullo,
barra dritta verso Tokyo

Mario Sanzullo
Mario Sanzullo
di Diego Scarpitti
Mercoledì 29 Aprile 2020, 14:21 - Ultimo agg. 14:51
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Scalda i motori. «Da lunedì, bracciata dopo bracciata verso Tokyo». Pensiero fisso. E così il «ritiro forzato» volge al termine. Finalmente. Si lascerà definitivamente giorni estenuanti di quarantena alle spalle, indossando nuovamente cuffia, occhialini e costume. Agente scelto della Polizia di Stato ed atleta di interesse nazionale. Della Canottieri e tesserato per le Fiamme Oro. Mario Sanzullo il primo napoletano della spedizione azzurra ad aver staccato il pass per le Olimpiadi nipponiche. «Dal 4 maggio si ritorna alla (quasi) normalità. Dovrei riprendere gli allenamenti a Roma, anche se per ora non abbiamo avuto aggiornamenti in merito».
 



Nuoto sport individuale e quindi semaforo verde. In acque libere indice di rischio 1 e possibile ripartenza in sicurezza, come indica il rapporto del Politecnico di Torino, presentato dal Coni e indirizzato al ministro Vincenzo Spadafora.
 
Lockdown. «È stata molto dura questa quarantena, ho la necessità di tornare alla mia normalità, di riprendere gli allenamenti, la fatica degli allenamenti e ritornare a gareggiare», spiega lo sportivo classe 1993, che prova a rimettersi al passo.
 
Workout. «Ho cercato di limitarmi con il cibo, visto che sono molto goloso. Ho svolto allenamenti a corpo libero, per riuscire a mantenere un tono muscolare accettabile», ammette Mario, nato a Massa di Somma ma abita a Cercola.
 
Mura domestiche. «Ne ho approfittato per trascorrere più tempo con la mia famiglia e per rilassarmi. Ho letto un paio di libri, visto qualche film e serie tv».

Tokyo 2020/1. «D’obbligo il rinvio delle Olimpiadi. La salute delle persone viene prima di tutto, anche prima di una manifestazione sportiva così grande e importante», osserva il nuotatore partenopeo, vincitore dell’argento mondiale nella 5 km individuale e bronzo a squadre nello stesso percorso a Budapest nel 2017.

Motivazioni. «Penso che abbiamo un altro anno in più per prepararci meglio e riuscire a migliorare ancora qualche piccolo dettaglio».
 
Emozioni e attese. «È la mia prima Olimpiade e spero che per il prossimo anno tutto si sia risolto al meglio. Non vedo l’ora di vivere questa grande esperienza, che tanto ho sognato», confida Sanzullo.

Capitolo Universiadi. Medaglia di bronzo nella 10 km a Gwangju nel 2015. Più fresco il ricordo, invece, dei Giochi universitari del 2019. Quinta tappa della torcia nella Città Eterna: in polo cremisi e pantaloncini azzurri. Insieme a Davide Tizzano dal Vaticano, con sfondo Castel Sant’Angelo, fino alla sede Coni.
 
Impegno durante la pandemia. «Con le Fiamme Oro abbiamo cercato di restare accanto alle persone, sviluppando delle sedute di allenamento che si possono eseguire in tutta tranquillità nelle proprie abitazioni. Un piccolo contributo, che spero sia stato apprezzato». Così come l’iniziativa del direttore tecnico delle FF.OO, Luca Piscopo, di destinare 200 kg di pasta alla Fondazione San Gennaro nel rione Sanità. «Esserci sempre».
 
Sfida ai fornelli. «Mi sono dilettato in cucina insieme ai miei fratelli nella preparazione di dolci, mangiati naturalmente in tempi record». Se Massimiliano Rosolino si è cimentato con la pastiera, mentre il canottiere Marco Di Costanzo, bronzo a Rio 2016, alle prese con la crostata, Mario Sanzullo li ha superati sulla distanza. «Caprese, muffin e tiramisù».
Una bella tripletta. «Il fondista sono io».

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