Il Napoli femminile scalda muscoli
e motori a Castel di Sangro

Napoli femminile
Napoli femminile
di Diego Scarpitti
Mercoledì 15 Luglio 2020, 21:55
2 Minuti di Lettura
Il Napoli anticipa il Napoli. A Castel di Sangro le tartarughine di mister Giuseppe Marino precedono in ritiro capitan Lorenzo Insigne e soci. Medesima località scelta per avviare la preparazione, periodi differenti. Le donne precorrono gli uomini. Regola aurea rispettata.
 
 

«Cara Ssc Napoli, noi ci portiamo avanti», scherza Lello Carlino, presidente del Napoli femminile. Meta portafortuna confermata. «In Abruzzo per il secondo anno e siamo doppiamente felici di farlo. Ci siamo trovati benissimo dal punto di vista logistico ed organizzativo, abbiamo potuto godere di strutture all’avanguardia e poi consideriamo Castel di Sangro benaugurante, in virtù del fatto che da lì è partita la nostra scalata alla serie A».

Immersione nella natura, tranquillità e condizioni ottimali per ripartire dopo il lockdown. Programma quotidiano standard. Al mattino parte atletica e crioterapia. Rigenerante le gambe nel ruscello. Pranzo e riposo a scandire i ritmi. Seduta pomeridiana e parte tattica sul campo. Infine la cena. Volti distesi e sorridenti. Fare gruppo in primis, cementare l’intesa e socializzare.

Convocate 21 ragazze. Elenco composto da tre portieri: la francese Emmeline Mainguy (1988), successore di Federica Russo, e le millennials Giulia Franco (2001) e Liliana Merolla (2005).
Difensori: Chiara Groff (1994), Elisabetta Oliviero (1997), Isobel Dalton (1997), Livia Capparelli (1997), Federica Di Criscio (1993). Si aggregheranno al gruppo, appena possibile, la riconfermata Mariah Cameron (1991): la nordamericana raggiungerà l’Italia direttamente dagli Stati Uniti. In attesa di un volo disponibile. La procidana Paola Di Marino (1994) ritroverà le sue compagne d’armi, quando gli impegni lavorativi glielo consentiranno. Centrocampisti: Federica Cafferata (2000), Alessandra Nencioni (1989), l’estone Vlada Kubassova (1995), Giulia Risina (1995), Sofieke Jansen (1999), Emma Errico (1994). In attacco: la greca Despoina Chatzinikolau (1999), Eleonora Goldoni (1996), Isotta Nocchi (1996), Jenny Hjohlman (1990), Aurora Penna (2005).
 
 
 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA