Il successo del campionato open,
Avallone: «Altri eventi a Campolattaro»

Gabriele Fabris
Gabriele Fabris
di Diego Scarpitti
Lunedì 21 Giugno 2021, 16:47
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80 gare in due giorni, oltre 100 atleti provenienti da 7 società campane. Giovani, junior, senior, master, da 9 fino a 65 anni. Sono i grandi numeri della prima edizione del campionato open velocità fondo e paracanoa, patrocinato dalla Regione Campania e della Federazione italiana canoa e kayak, organizzato dalla asd CanoaVela lago di Campolattaro, presieduta da Simone Paglia. Location davvero d’eccezione, inserita nei 7 progetti strategici del piano di rilancio nazionale. «E’ la prima volta che si organizza una manifestazione del genere, resa possibile dalla sinergia tra Comune di Campolattaro, Città di Morcone, Provincia di Benevento, Asea, Coni Campania e associazioni. Federcanoa ha funto da apripista. Si tratta di un inizio promettente all’insegna del binomio sport e turismo», spiega orgoglioso Sergio Avallone, presidente del comitato regionale canoa e kayak (Fick).

 

«E’ possibile immaginare le potenzialità del lago a livello sportivo e non solo. Si può avere una bella spinta turistica, affinchè i giovani non si allontanino da questi bellissimi territori», auspica convinto Avallone, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente Coni Campania. «Contiamo di organizzare campionati interregionali e nazionali nel prossimo futuro», annuncia deciso Avallone. Si percepisce l’onda lunga delle Universiadi 2019 e si punta a promuovere le bellezze paesaggistiche. Strategica la diga di Campolattaro, come ha ricordato Vincenzo De Luca, inquilino di Palazzo Santa Lucia. «L’obiettivo è realizzare la piena autonomia nelle forniture idriche dell’intera regione, nell’ambito di un intervento per l’ambiente che possa collocare la Campania all’avanguardia in Italia. È per noi una grande soddisfazione ritrovare la diga di Campolattaro compresa nelle opere strategiche per l’Italia previste nella legge di semplificazione.

Faremo in modo che la progettazione e la realizzazione di quest’opera possano essere completate in tempi straordinari». Il progetto impegnerà fondi per 480 milioni.

«Specchio d’acqua fantastico, ideale per le discipline che pratichiamo», riferiscono entusiasti gli atleti del Posillipo. «Torniamo finalmente a gareggiare dopo un anno, è una bella soddisfazione», dicono in coro i rossoverdi. «Punto di partenza interessante. Siamo contenti soprattutto in un momento in cui si ha bisogno di attività all’aria aperta, di socialità e aggregazione, senza tralasciare il dato agonistico. Possiamo consolidarci e dare seguito all’iniziativa», assicura convinto Gabriele Fabris, tecnico del Circolo Bagnoli e tecnico regionale che ha fortemente voluto tale gara. L’invaso di 7 chilometri quadrati, il più grande della Campania e uno dei più grandi del Mezzogiorno d’Italia, considerato il «tesoro blu» del Sannio, ha ospitato l’originale kermesse.

«Evento storico ma sarà il primo di tanti altri come nuoto e pesca sportiva. Siamo pronti a realizzare gare di rilievo nazionale e internazionale. Lo sport è un grandissimo volano turistico ma stiamo già lavorando per permettere la fruizione di questo patrimonio anche dal punto di vista ambientale», dichiara ufficialmente Giovanni Mastrocinque, presidente Asea. «Lo sport fa da apripista per far conoscere il patrimonio sannita», il commento di Mario Collarile, delegato Coni Benevento. Dalle competizioni sportive alle opere per la potabilizzazione dell'acqua: si punta così a rendere la diga di Campolattaro sempre più fruibile per l'intero territorio circostante. «Di concerto con la Regione Campania stiamo lavorando per il futuro anche economico del Sannio», la conclusione di Antonio Di Maria, presidente Provincia di Benevento.

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