Monte di Procida e Procida unite dal nuoto di fondo: è in programma venerdì 2 giugno la prima edizione della traversata natatoria Monte di Procida-Procida-Monte di Procida, manifestazione che si inserisce tra gli eventi collaterali della Capri-Napoli 2023. Gli atleti impegnati nella traversata per complessivi 6,4 km, che prenderà il via e si concluderà nella zona della spiaggia di Acquamorta, collegheranno idealmente la capitale italiana della cultura 2022 con il comune europeo dello sport 2023. Non a caso, l’evento è inserito nel programma ufficiale di MDP2023.
Oltre alla gara completa, sono previste anche le prove sul miglio marino (1.852 metri), in un triangolo di circa 615 metri da ripetere per tre volte, ed una non competitiva di 600 metri.
Dopo 21 anni di Capri-Napoli, per la società Eventualmente eventi & comunicazione di Luciano Cotena si tratta di una nuova sfida nelle acque del golfo, realizzata per giunta nell’area dove Giulio Travaglio negli anni ’60 e ’70 preparava le sue traversate vincenti: “Giulio – spiega Cotena – da vicepresidente onorario aveva sempre ipotizzato una sorta di circuito dell’open water nel golfo di Napoli. Un impegno che proveremo a portare avanti, alla luce anche delle diverse richieste che in tal senso arrivano al nostro comitato organizzatore e del fatto che nel 2024 è prevista “Flegra, Comunità Europea dello sport 2024”: in quella occasione verificheremo la possibilità di realizzare un’ulteriore prova su una distanza intermedia, magari quella olimpica dei 10 km, che veda coinvolte anche Ischia ed altre realtà dell’area flegrea”.
La traversata verrà realizzata con il supporto del Comune di Monte di Procida, il cui sindaco Giuseppe Pugliese si è mostrato fin dal primo momento molto entusiasta. “La traversata non è solo una gara sportiva – spiega il sindaco Peppe Pugliese – è un modo per rinsaldare un legame tra due comunità, è un modo per ricordare una nostra tradizione, che è il cuore anche della nostra economia: il mare. Siamo lieti di dare il via a questo evento. Monte di Procida ha davanti a sé la più piccola, ma anche la più preziosa, delle isole del golfo e questo è per noi una risorsa. Il mare poi sarà sempre di più per noi da vivere in ogni stagione: perché è ambiente da custodire, palcoscenico da vivere”.
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