International Swimming League,
Federica Pellegrini chiama Napoli:
«Riempiamo la Scandone»

International Swimming League, Federica Pellegrini chiama Napoli: «Riempiamo la Scandone»
di Angelo Rossi
Sabato 12 Ottobre 2019, 08:39
3 Minuti di Lettura
La divina e il divo. Storie di campioni che si incrociano ai piedi del Vesuvio. Federica Pellegrini e Caeleb Dressel, due mostri sacri delle piscine, il rosa e l'azzurro di uno sport faticoso che sbarca finalmente a Napoli, complice la seconda tappa dell'International Swimming League. Un grande palcoscenico, la Scandone messa a nuovo da qualche mese, per un evento internazionale, orgoglio della città che non smette di rincorrere appuntamenti mondiali. «Non sono mai stata nell'impianto messo a nuovo, prima era bello, adesso sarà bellissimo»: si è presentata così la divina dello sport italiano, tra due ali di fotografi pronti come sempre ad immortalarla.
 


Un filo di trucco per contornare gli enormi occhioni scuri e furbi, il caschetto biondo, jeans, scarpette e t-shirt bianca con tanto di logo per soddisfare le esigenze di marketing. «Vengo con piacere a Napoli, confesso che vorrei tornarci più spesso per conoscerla a fondo. Ma sono italiana, troverò il tempo più in là. Magari dopo Tokyo».

Ahi ahi Federica, la prima battuta è pungente. Voleva essere una risposta scherzosa, è la conferma di un messaggio lanciato già da tempo. «Ragazzi, comincio ad avere un'età, però non mi va di approfondire questo discorso». Però il sasso è lanciato. «Vediamo cosa accadrà dopo le Olimpiadi, forse potrei ripensarci, forse no. Comunque questo potrebbe essere uno dei miei ultimi appuntamenti napoletani ufficiali, quindi intendo fare una gran bella figura».

 

ECCO L'AMERICANA
Di fianco all'eroina del nostro nuoto, c'è Oliva Smoliga, campionessa statunitense che oggi festeggia a Napoli il suo venticinquesimo compleanno. Sguardo fisso sul panorama, sembra quasi annusare l'aria che arriva dal mare. «Mi piace la città e mi piace la gente» sospira e Federica strizza l'occhio, torturata da interminabili scatti e flash. «Mi piacerebbe se Napoli venisse a tifare per me» sorride la Pellegrini e il sindaco De Magistris non sta nella pelle. Venti minuti di conferenza per presentare l'evento di oggi e domani, i due zainetti appoggiati su una sedia della sala Giunta di palazzo San Giacomo con gli attrezzi che le fanno compagnia ogni giorno in acqua. Doppio allenamento, la routine che rischia di diventare monotonia, ecco perché è venuta fuori l'idea del circuito a tappe in giro per il mondo. Dopo Indianapolis, tocca alla nostra città. Spiega la Pellegrini: «Il nuoto è uno sport individuale, non a squadre. Con l'International Swimming League proviamo a farlo diventare di gruppo, tutti gareggiano contro tutti, lo spettacolo è garantito».
Non è una tappa di avvicinamento verso niente (ogni gara è prevista sulla distanza dei 25 metri), piuttosto un modo diverso di regalare spettacolo e far appassionare la gente. Ecco, la passione, tasto sul quale Federica insiste volentieri. «La mia squadra, Aqua Centurions, forse non è la più forte ma daremo battaglia. Anzi, poiché altrove abbiamo trovato un tifo un po' freddino, invito tutti a venire per far vedere cos'è il tifo passionale di Napoli».
Avrà zero tempo nel week-end per approfondire la conoscenza della città: hotel Naples in pieno centro e piscina Scandone andata e ritorno due volte al giorno, con due guardie del corpo che non la mollano un solo istante. «Avevo preso altri impegni altrimenti mi sarebbe piaciuto andare in giro ma giuro che tornerò a Napoli» chiude Federica e passa a Dressler, il campione che rischia di diventare il monumento della sua generazione. Negli Usa è chiamato new Phelps e l'accostamento a uno dei più grandi nuotatori di tutti i tempi fotografa benissimo le potenzialità di questo ragazzone della Florida, il nuotatore più veloce che sia mai sceso in vasca sul pianeta terra. Tra i tanti record già polverizzati, fa impressione il crono spaziale quasi surreale, che ha ottenuto per ben dieci volte nei 50 stile libero in vasca corta: unico nel mondo a scendere sotto i 18 secondi. Il suo record napoletano l'ha stabilito ieri: nonostante il lungo viaggio, ha fatto visita con altri campioni alla piscina Nestore di Scampia e tenuto una breve lezione di nuoto ad alcuni bambini diversamente abili. Ha detto semplicemente agli organizzatori: «Non scherziamo, voglio esserci».
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