International Swimming League a Napoli
con la Pellegrini: «La mia ultima gara»

International Swimming League a Napoli con la Pellegrini: «La mia ultima gara»
di Diego Scarpitti
Lunedì 14 Giugno 2021, 12:00 - Ultimo agg. 15 Giugno, 07:54
5 Minuti di Lettura

Tra Tokyo e Napoli. Tra la quinta Olimpiade nipponica e il ritiro (possibile), al termine di una carriera clorata ineguagliabile. Federica Pellegrini sarà la star dell’International Swimming League 2021, attesa nuovamente con grande trepidazione alla Scandone. In collegamento da Verona la «Divina» annuncia: «Adoro Napoli, sarà un onore capitanare gli Aqua Centurions per un evento così importante». Conta di arrivare nel migliore dei modi all'appuntamento a cinque cerchi nel Sol Levante, ben consapevole che il 5 agosto saranno le sue prime 33 primavere. 

«Isl aria fresca per il nuoto e a Napoli sarà un supplemento delle Olimpiadi», dichiara entusiasta. All’ombra del Vesuvio «nei 40 giorni unica preoccupazione il rischio di aumentare di peso», scherza. Nella mente le immagini indelebili che l’hanno vista protagonista a Fuorigrotta. «Incredibile edizione del 2019 a Napoli con una bella reazione del pubblico, che ha riempito la Scandone. Mi auguro che la Scandone possa riempiersi di nuovo dopo un anno e mezzo di clausura», auspica fiduciosa. Probabili le sue ultime bracciate nell’impianto riqualificato dalle Universiadi. «Non mi do la possibilità di andare avanti un altro anno, non ce la farei fisicamente. È un termine che crea aspettative e ansia, cerco di dimenticarlo onestamente. Le tappe di Napoli saranno le ultime volte che mi vedranno nuotare in Italia. Spero che la Scandone sia piena, non ho più la freschezza dei 20 anni», motiva la sua decisione Pellegrini.

Rotta verso Tokyo. «Siamo agli sgoccioli. Partirò il 20 luglio». Messo alle spalle il periodo più difficile, con il video bagnato dalle lacrime «non di paura». «Posso affermare con ottimistica presunzione di aver superato il Covid-19 abbastanza facilmente», racconta. «Ero arrabbiata: noi nuotatori venivamo da 6 settimane di completo stop. Per il Coronavirus mi sono dovuta fermare altre 2 settimane. Ci sono rimasta male: quello il momento più spiacevole», ammette Federica. «Ho scoperto di essere positiva il giorno prima di partire per la Isl di Budapest». Vuole recuperare il tempo perduto e ripartire di slancio. «Isl format diverso che conferisce ottica nuova al nuoto.

La nostra squadra sarà molto più competitiva e sarà più divertente», conclude sorridendo.

Presentata al Museo Archeologico Nazionale quella che viene considerata la «Champions League del nuoto». Sfondo incantevole. Tra la testa colossale di cavallo di Donatello a sinistra, la statua di Tiberio in toga col capo coperto in veste sacerdotale a destra. Alle spalle degli intervenuti scene di marmo, di età neroniano – flavia. In prospettiva la statua del leone della collezione Farnese e il gigantesto Ferdinando I di Borbone. «Simmetria perfetta tra la mostra dei Gladiatori e i gladiatori del nuoto. Mostra innesco perfetto per l’iniziativa sportiva. Si pensa ad abbinamenti con le squadre. Ad agosto si nuoterà in piscina e nell’arte, con il Mann casa dei nuotatori», argomenta il direttore Paolo Giulierini. «Avevamo la forza e il coraggio, la fama e l'onore. Solo uniti vinceremo», il claim dei Gladiatori, che ben si adatta per la Isl

Napoli si riscopre ancora una volta capitale dello sport internazionale. «Dopo due anni una manifestazione straordinaria a seguito delle Universiadi. Riusciamo a respirare. Più sport per Napoli e il coraggio di andare avanti ancora insieme», rivendica fiero Ciro Borriello, assessore allo sport della giunta de Magistris. Si percepisce l’onda lunga dei Giochi universitari. «Scandone fiore all'occhiello, complesso unico in Italia con due impianti olimpionici. Le Universiadi hanno consentito di ristrutturare oltre 60 strutture sportive. La legacy è continuare a promuovere lo sport in Campania, sfruttando il know how organizzativo acquisito, asserisce Flavio De Martino, commissario Arus. «Believe again in sport and in a new life», in inglese Anna Paola Voto, dirigente regionale, si complimenta con Konstantin Grigorishin, ideatore della rivoluzionaria kermesse clorata. «Bisogna ripartire dalla magnifica sinergia con gli Enti locali e dall’eredità tangibile e intangibile al servizio della comunità. I giovani devono capire l’importanza di praticare sport e la Isl restituirà l’immagine bella e vincente della Campania in Italia e nel mondo proprio come durante le Universiadi». 

Sport e show la formula innovativa della Isl. «Un momento speciale con una nuova narrativa, un comunicare emozionale tra diverse culture, differente dalle tradizionali competizioni di nuoto. Gladiatori nuove divinità che si confronteranno a Napoli», svela Grigorishin. «Cultura-ambiente sociale-sport la perfetta correlazione», precisa il mecenate ucraino. Grandi numeri all’orizzonte annunciati dall'amministratore delegato Isl Andrea Di Nino. «10 squadre, 5 settimane con i migliori nuotatori al mondo, 320 campioni, 11 match, 22 gare, più di 100 medaglie con un investimento privato di 4 milioni sulla città. Sarà Sky a trasmettere live le gare. Si prevede una grande cartolina per Napoli». Si respira fermento ed entusiasmo. «La Mostra d’Oltremare sarà la sede ufficiale per gli allenamenti dei campioni», chiosa Marco Aloi. E in molti sognano una Isl permanente a Napoli per rilanciare turismo e cultura. Sempre nel segno di Federica Pellegini

© RIPRODUZIONE RISERVATA