Pellegrini: «Smettere? Il momento è duro ma farò di tutto per tornare in vasca»

Pellegrini: «Smettere? Il momento è duro ma farò di tutto per tornare in vasca»
Pellegrini: «Smettere? Il momento è duro ma farò di tutto per tornare in vasca»
di Francesco Coppola
Martedì 27 Ottobre 2020, 07:30
4 Minuti di Lettura

«Quelli che abbiamo vissuto io e la mia famiglia sono stati momenti bruttissimi e impossibili da dimenticare che mi spingono a consigliare di attuare tutte le precauzioni necessarie, a prestare la massima attenzione e a non mollare anche se si pensa di aver superato il momento di difficoltà». La campionessa e primatista mondiale dei 200 stile libero Federica Pellegrini da oltre dieci giorni è bloccata in casa a Verona e quindi in quarantena a causa della positività al Covid-19. Positiva anche la mamma, Cinzia, che aveva raggiunto Federica nel capoluogo scaligero in quanto la campionessa era in procinto di partire per l’Ungheria. In sua assenza la mamma avrebbe dovuto curare i cuccioli di bulldog francese dell’azzurra “Vanessa” e “Rocky”. All’Arena Duna di Budapest la 32enne campionessa avrebbe dovuto partecipare all’attesa International Swimming League (Isl), la competizione a squadre per rappresentative dei continenti simile alla Champions League del calcio in programma fino al 21 novembre che, purtroppo, potrebbe rappresentare l’unico e ultimo appuntamento internazionale natatorio di fine anno e dove sono impegnati in vasca “corta” i migliori nuotatori al mondo. A guidare la compagine europea, che sarebbe stata capitanata dalla stessa Pellegrini e denominata l’Aqua Centurions, è il suo allenatore Matteo Giunta.


GUARIGIONE
«Domenica è stato il decimo giorno di quarantena - spiega Federica -. Ora posso dire che sto molto meglio rispetto ai giorni scorsi dove ero veramente a pezzi per la febbre e dolori. Ci sono stati, giorno dopo giorno, miglioramenti e ora c’è una buona notizia perché sto riprendendo l’olfatto e il gusto e di questo sono molto contenta perché avverto le sensazioni di quello che mangio e fisicamente sto veramente meglio». «Anche mia madre sta migliorando e ne sono felicissima - precisa -. Non lo nego che mi sono sentita molto in colpa per quando le era accaduto e in quei giorni bruttissimi ci siamo aiutate dandoci forza». Ha fatto molto discutere una sua battuta con la quale faceva intendere che se ci fosse stato un altro lockdown avrebbe smesso, rinunciando alle Olimpiadi di Tokyo: «Mi dispiace aver fatto spaventare e angosciare i miei sostenitori con quei titoloni che sono usciti.

Mi hanno fatto una domanda e io ho risposto che non avrei più sopportato uno stop del genere. È un momento durissimo, ma sto comunque lottando per continuare a tornare a nuotare. Quindi ragazzi state tranquilli perché ce la metterò tutta. La risposta che ho dato a quella precisa domanda diciamo che è stata dettata dagli effetti prodotti dalla quarantena, dalla rabbia di trovarmi in questa situazione. Ma come ho già detto farò di tutto per ritornare».

AMAREZZA
Federica ora è sollevata anche dal fatto che la mamma si sta riprendendo, e si dice convinta che pian piano si tornerà alla normalità. Una “normalità” che è fatta anche di cattiverie e insulti, come quelli che sono comparsi sui soliti social dopo che la Pellegrini aveva di fatto interrotto la quarantena accompagnando in auto la madre a fare il tampone. «Parole e frasi senza senso e che mi hanno fatto girare le scatole» taglia corto. A testimoniare le migliorate condizioni fisiche di Federica anche le gustose crostate di marmellata fatte in casa dall’azzurra e mostrate in questi giorni sui social. Covid che, comunque, ha diviso la famiglia Pellegrini se si considera che Federica insieme a mamma Cinzia è nell’abitazione della campionessa (il fratello Alessandro in un altro appartamento) a Verona mentre papà Roberto, che di recente è stato impegnato con l’Accademia delle Professioni presso la Scuola Professionale Dieffe, è rimasto da solo nella casa di famiglia a Spinea. «È da quasi un mese che non vedo la mia famiglia - raccontato con tristezza Roberto -. È stata dura sapere che stavano male e che non avrei potuto incontrarli. L’importante è che ora stiano meglio. Speriamo che si possa tornare quanto prima alla normalità». 
 

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