Due giornate speciali e solidali per l'azzurra Irma Testa che da Torre Annunziata è arrivata a Roma per un tour di emozioni e sinergie che è iniziato nell'auletta Paolo VI, dove la prima pugile donna italiana che ha partecipato ai Giochi, a Rio, e che poi, a Tokyo, ha conquistato una medaglia olimpica ha incontrato Papa Francesco, in occasione dell'udienza privata con i partecipanti alla 29esima edizione del Concerto di Natale in Vaticano, prodotto da Prime Time Promotions e promosso dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica, a sostegno di Missioni Don Bosco, con focus sul Libano, e della Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes, Social Partner della Federazione Pugilistica Italiana, di cui Irma è Ambassador per il progetto «Scholas Cittadinanza», dedicato al contrasto della povertà educativa ad Haiti.
Accompagnata dal coordinatore sport per l'Italia di Scholas Mario Del Verme, Irma ha stretto la mano a Papa Francesco, in gioventù amante del pugilato. Dalla divisa di gara all'abito scuro per portare sul palco un messaggio di solidarietà a favore di tutti quei bambini haitiani che, come lei, provengono da un contesto difficile e, per giunta, devastato non solo dalla criminalità ma anche da calamità naturali.
Irma lo testimonia: «non bisogna mai mollare, credere nei propri sogni e trovare il coraggio di affrontare anche la paura di essere sbagliati».
Un'unione di intenti per garantire l'inclusione sociale di più di 150 minori (dai 6 ai 14 anni) in situazioni di disagio, provenienti da cinque città d'Italia, Roma, Milano, Napoli, Torino, Bergamo.
Gli Ambassador Irma Testa e Carlo Molfetta, team manager della Nazionale Italiana di Taekwondo, nonché oro olimpico di Londra 2012, hanno allenato i piccoli atleti che hanno infilato i guantoni in un circuito di sano divertimento.
Tra sorrisi ed incoraggiamenti, Irma si è sentita a casa: «Io sono una di loro e come loro ho sognato momenti del genere. Nei volti di questi bambini ho ripercorso la mia storia».