La napoletana Canfora
campionessa italiana 2019

Assunta Canfora (a sinistra)
Assunta Canfora (a sinistra)
di Diego Scarpitti
Lunedì 16 Dicembre 2019, 14:31
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Talento puro e tecnica sopraffina. Continua a colpire e stupire Assunta Canfora, boxeur di Miano, che bissa il successo del 2018. Per il secondo anno consecutivo la «Firewoman» dell’Asd Boxe Leone Fazio, classe’92, si laurea campionessa d’Italia. A Pescara nella categoria 75 kg, in un gremito PalaSantoro di Roma nella categoria 69 kg, alla presenza del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, del presidente Coni, Giovanni Malagò (entrambi hanno ricevuto il prestigioso calco bronzeo del Pugno di Nino Benvenuti), dell'assessore allo sport Roma Capitale, Daniele Frongia, del presidente Fpi, Vittorio Lai, e del presidente EUBC, Franco Falcinelli.
 
«Ho superato il primo turno da testa di serie, poi in semifinale contro l’atleta veneta Andrea Gomiero, già incontrata in varie occasioni. Match basato sul piano tecnico senza rischiare tanto. Finale, invece, con la veneta Sabrina el Raquoui, battuta 5-0,  avversaria molto più giovane e agguerrita. Infatti l’incontro è stato impostato in modo diverso, ho dovuto alzare il ritmo», racconta Assunta, certezza della boxe napoletana e non solo. «È sempre una bella sensazione vincere il titolo italiano, avverto, però, sempre più ansia e pressioni in campo nazionale e internazionale». 
 
 

Molti i campioni del pugilato tricolore accorsi ad assistere alle finali: Roberto Cammarelle, direttore Fiamme Oro, Vincenzo Mangicapre, Matteo Signani, Abbes Mouhiidine, Manuel Cappai, Tommaso Russo, Leonard Bundu, Guido Vianello.

Natale tempo di relativo riposo. «Mi godo qualche giorno di relax poi il 26 dicembre già sono in ritiro: il 2020 è l’anno olimpico con la qualificazione in vista di Tokyo. Saranno mesi molto impegnativi», annuncia Canfora, che ringrazia «il maestro Rosario Colucci, che non smette mai di credere nelle mie potenzialità e in ogni allenamento cerca di correggere ogni difetto. Un grazie particolare al maestro Lucio Zurlo, per essere stato presente al mio angolo e per avermi trasmesso una calma incredibile. E’ stato un vero onore. Ringrazio Riccardo d’Andrea, tecnico del gruppo sportivo Carabinieri, per essere stato sempre disponibile e avermi aiutato nel ciclo di preparazione della Nazionale. E grazie anche al mio Lucio, per essere sempre così presente, nei sacrifici e nelle gioie», conclude soddisfatta Assunta, premiata lunedì 2 dicembre nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino da Sergio Roncelli, presidente Coni Campania, con la medaglia di bronzo al valore atletico 2018.

I match sono stati preceduti dalle note dell'Inno di Mameli, cantato mirabilmente dal tenore lirico di caratura internazionale Francesco Malapena.
 
 
 
 
 
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