La Federazione Italiana Pallavolo, alla luce delle restrizioni contenute nel dpcm del 3 novembre e nel prendere atto della situazione epidemiologica che sta progressivamente peggiorando, seppur a malincuore, «ha stabilito per la pallavolo indoor di sospendere l'attività di interesse nazionale di ogni ordine e grado - ad eccezione dei campionati nazionali di serie A la cui organizzazione rimane di competenza delle Leghe - rinviandola al prossimo mese di gennaio. Le attività di allenamento restano possibili nei limiti delle norme governative, regionali e locali, e nel rispetto dei protocolli federali. Stesso provvedimento viene adottato per le discipline del beach volley e del sitting volley», spiega la Federvolley in una nota.
La Fipav, «stante la situazione attuale e i provvedimenti già assunti da alcuni comitati periferici, non può ignorare l'incidenza del Covid-19 sulle società e, facendo proprie le oggettive difficoltà che le stesse stanno riscontrando sia nell'organizzazione sia nella programmazione dell'attività, si è vista costretta a prendere questa sofferta decisione.
La Federazione Italiana Pallavolo, «confidando nel senso di responsabilità dei propri tesserati e degli addetti ai lavori, tiene a ribadire, ancora una volta, che resta di fondamentale importanza l'adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19; così come è di primaria importanza la tutela dei rappresentanti legali delle società», conclude la nota.