L'oro fantastico di Martina Capezzuto all'European Cup al PalaVesuvio

Soltanto due settimane fa aveva messo al collo l’argento al Grand Prix di Lignano Sabbiadoro

Martina Capezzuto
Martina Capezzuto
di Diego Scarpitti
Lunedì 13 Febbraio 2023, 23:03
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Vincere ha un sapore particolare. Se poi il trionfo arriva nella propria città, con un pubblico amico a sostenere ogni incontro, allora la gioia è davvero indicibile. E vedere il Tricolore salire in alto, mentre risuona l’inno di Mameli, non ha prezzo. Soltanto due settimane fa aveva messo al collo l’argento al Grand Prix di Lignano Sabbiadoro. Al PalaVesuvio Martina Capezzuto sapeva di giocare in casa, non si è fatta sfuggire un’occasione così ghiotta e si è presa il metallo più pregiato, posizionandosi sul gradino più alto del podio. Inchino di rito e l’atleta del Kodokan Fuorigrotta, situato in via Pietro Metastasio (costola del grande Kodokan Napoli di piazza Carlo III), già campionessa d’Italia, ha conquistato con pieno merito la medaglia d’oro in occasione della European Cadet Cup (categoria 57 kg).

Felicità evidente sulla materassina. Nell’impianto di Ponticelli è arrivata la consacrazione internazionale. «Sono molto entusiasta di questa medaglia che dedico a mio padre Ivan (tecnico del Gruppo Sportivo Fiamme Oro-sezione giovanile di Napoli), perché senza di lui non sarei qui, e al mio nonno-maestro Antonio», dichiara orgogliosa la guerriera del tatami. Si è messa alle spalle Kenady Raine della Gran Bretagna, la cipriota Marina Azinou e la francese Emma Pillot. Da Napoli una bella lezione di stile.

 

Martina ogni settimana è impegnata in trasferta. Studia al liceo scienze umane opzione economico-sociale dell’istituto Enrico De Nicola, diretto dal dirigente scolastico Gelsomina Langella. Le assenze giustificate per impegni nazionali e internazionali trovano ampiamente riscontro. Per l’atleta classe 2007 la sfida più impegnativa non è superare le avversarie con ippon o wazari ma riuscire a conciliare scuola e sport.  E i sacrifici di Martina Capezzuto (nelle foto di Emanuele Di Feliciantonio), tra una lezione e un allenamento, non si sono rivelati vani, ma hanno trovato ancora una volta séguito.  

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