Niccolò Martinenghi sfiora l'impresa del doppio oro nella sua specialità, la rana, ma al successo dei 100 aggiunge 'solò un argento nella gara sprint, i 50. Scendono invece giù dal podio degli 800 Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, rispettivamente quarto e sesto sulla distanza che in passato li aveva coronati campioni del mondo. La quarta giornata dei Mondiali in corso a Budapest accresce in ogni caso il medagliere azzurro, anche col bronzo del sincro Team Tech. La giornata azzurra si illumina del nuovo podio di Martinenghi: il suo argento sa di consacrazione. Il 22enne di Varese tocca in 26"48, tre centesimi di troppo rispetto all'americano Nic Fink. Per "Tete", che nei 50 aveva già conquistato alla Duna Arena il bronzo europeo nella primavera del 2021, è l'ennesima dimostrazione del cambio di passo avvenuto dopo i bronzi olimpici nei 100 individuali e nella staffetta mista con i podi iridati che seguono quelli in vasca corta dell'autunno scorso. Ottimo il quinto posto per il debuttante Simone Cerasuolo, peraltro in dubbio fino alla vigilia dei mondiale che ha raggiunto successivamente il gruppo italiano perché invischiato col covid.
Delusione Paltrinieri
Sugli 800, l'Italia scende dal podio dopo aver vinto gli ultimi due mondiali: il più dispiaciuto è Paltrinieri, che si piazza quarto in 7'41"19, pagando il rush finale da 28"10. Il campione olimpico statunitense Bobby Finke vince col record americano di 7'39"3. Fuori dalla lotta per il podio anche Gabriele Detti, sesto in 7'47"75. «È stata una gara molto veloce; non potevo fare di più - racconta Paltrinieri - Ho provato a cambiare ritmo, a strappare ai 600 metri, ma gli altri non hanno mollato e nell'ultimo 100 se ne sono andati. In questo momento loro sono i più forti. Ora resetto e rilancio per i 1500 anche se so che sarà dura. Io ci proverò come sempre dando il massimo». «Al di là del tempo che non è niente particolare, resto contento - dice Detti - L'obiettivo era tornare a nuotare una finale prestigiosa e ci sono riuscito».
Paltrinieri tornerà in vasca nei 1500 che chiude sul podio iridato da quattro edizioni, poi si tufferà anche nel Lupa Lake per il fondo per 5, 10 km e staffetta 4x1,5 km. Un po' di delusione anche per la 4x100 mista misti: Ceccon, Martinenghi, Di Liddo e Di Pietro chiudono quinti, nella gara vinta dagli Usa. Nei 200 farfalla, l'ungherese Kristof Milak si prende oro e e record del mondo (1'50"34); l'azzurro Alberto Razzetti chiude settimo. Strappa un posto nella finale dei 100 stile con l'ottavo tempo Alessandro Miressi, che non incrocerà la star del nuoto Caleb Dressel («problemi fisici», dice il Team Usa del suo forfeit già dalla semifinale).
Nel sincronizzato, arriva ancora un podio per l'Italia.