Napoli punto di riferimento
per le discipline acquatiche

Nazionale italiana
Nazionale italiana
di Diego Scarpitti
Sabato 28 Maggio 2022, 23:38 - Ultimo agg. 23:45
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Insieme. Atleti normodotati e paralimpici in una serata di condivisione, degustando una saporita pizza dai Fratelli la Bufala. Dialogano, si confrontano, si consigliano, scherzano e si abbracciano, si sostengono a vicenda. E’ l’Italnuoto del terzo millennio, che trova la sua base operativa a Napoli. C’è chi andrà a Budapest, chi invece a Madeira, chi prenderà parte ai Giochi del Mediterraneo ad Orano, passando prima per la quinta edizione del Grand Prix Trofeo Vecchio Amaro del Capo.  

 

Dal Giappone all’ombra del Vesuvio. «Una grandissima esperienza. Tokyo è stata la realizzazione di quel sogno che avevo da bambina. Quando ho iniziato a nuotare, sognavo le Olimpiadi e un giorno di vincerla e a Tokyo tutto questo è divenuto realtà. Sicuramente è stato un punto di arrivo ma anche di partenza. Abbiamo ricominciato a nuotare e ad allenarci con obiettivi e appuntamenti importanti. Il ritiro a Napoli è l’ultima tappa in vista del Mondiale», spiega Carlotta Gilli, atleta delle Fiamme Oro e della Rari Nantes Torino.

Da incorniciare la sua prima esperienza alle Paralimpiadi: due ori, altrettanti argenti e un bronzo tra bracciate e record. «Ritorno sempre con piacere a Napoli, dove già ci sono stata per motivi sportivi e personali. La conosco abbastanza bene», osserva la nuotatrice classe 2001. «Mi sono trovata bene alla Scandone, è stata la mia seconda volta. Lo scorso anno ho disputato i campionati italiani assoluti estivi: è una bellissima piscina. Una vasca da 50 metri è molto importante per noi, ce ne sono addirittura due», afferma Gilli.

Napoli si è ritagliato un ruolo ben preciso: punto di riferimento per le discipline acquatiche. «Ritrovarsi è sempre bello, perché mettiamo in luce la forza del nostro gruppo, la coesione e il lavoro di squadra, aspetti che sono fondamentali in uno sport come il nuoto apparentemente individuale», racconta entusiasta Antonio Fantin. «Vedere ogni anno una squadra sempre più affiatata, con la voglia di dimostrare prima a se stessi e agli altri che può ancora migliorare e può crescere alla luce dei grandissimi risultati ultimi anni, è davvero importante», ribadisce convinto l’atleta delle Fiamme Oro e della Lazio Nuoto.

Palmares robusto quello del ragazzo di Latisana: campione paralimpico nei 100 metri stile libero a Tokyo 2020, tre medaglie d’argento e un bronzo, nonché tre volte campione mondiale e otto volte campione europeo. Detentore di record iridati e continentali sui 50 sl e 100 sl. «Ottima pizza al pari della Scandone. E’ sempre un piacere essere a Napoli, potersi allenare qui è un grandissimo privilegio e fare quello che più ci piace», svela Fantin. Funchal gli porta bene: nell’isola di Cristiano Ronaldo ha conquistato quattro primi posti e un terzo. «Post Paralimpiade sarà un Mondiale di ricostruzione e di ripartenza: vorremmo tutti noi riconfermare i nostri risultati», auspica il plurititolato nuotatore sempre sorridente.

Al Grand Prix organizzato da Luciano Cotena si è distinto con un secondo piazzamento nei 50 rana (27”67) Simone Cerasuolo, esordiente al Mondiale ungherese, che gioca in casa a Napoli. «Sono contento del tempo e di quanto ha detto la gara, tenendo conto che sono in una fase di carico in vista di Budapest». Per Simone «una bella emozione gareggiare alla Scandone, la mia famiglia è di Napoli poi si è trasferita ad Imola. Sono molto legato alla città di Partenope. Mancano tre settimane alla mia prima rassegna iridata: sono pronto», avverte l’atleta delle Fiamme Oro.

Clima di serenità per la nutrita delegazione azzurra, affiancata costantemente dalla solerzia e premura del IV Reparto Mobile della Polizia di Stato. «Se i campioni della Nazionale italiana di nuoto paralimpico hanno scelto di venire a Napoli per ultimare la rifinitura in prossimità del Mondiale di Funchal, non è certamente casuale. La Scandone si presenta funzionale alle esigenze dei nuotatori azzurri: i ragazzi hanno trovato il giusto ambiente per limare il lavoro programmato dal direttore tecnico Riccardo Vernole. Napoli sempre più centrale nel panorama sportivo nazionale. E vedere soddisfatti gli atleti paralimpici rallegra il cuore: sono ragazzi d'oro che hanno onorato al meglio l'Italia a Tokyo, conquistando un numero incredibile di medaglie», conclude l'ispettore Luca Piscopo, coordinatore nazionale delle Fiamme Oro.

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