Nippon Club Napoli tra medaglie
e preoccupazioni per il futuro

Ansia, pressione e con qualche pensiero di troppo. Incoraggiati e accompagnati dai genitori a Ostia. Per la trasferta dei Campionati Italiani esordienti B al Palapellicone è stato necessario l’apporto e il sostegno dei genitori. E proprio in famiglia hanno appreso i rudimenti delle regole, poi perfezionate sul tatami. Sguardi di incoraggiamento e abbracci di approvazione. Due medaglie di bronzo e un argento per la Nippon Club dei fratelli Raffaele e Massimo Parlati (nelle foto di Franco Di Capua) a fronte di 326 atleti in gara. Vincenzo Manferlotti (46 kg) si è classificato terzo dietro Valerio Accogli (Banzai Cortina Roma) e Matteo Frontaurea (Ippon Messina). Per la categoria 60 kg, invece, Ciro De Luca si è posizionato sul gradino più basso del podio, alle spalle di Simone Carapezza (Judo Ponte Lambro) e Tommaso Lo Presti (Centro Incontri). La società napoletana ha chiuso al quarto posto nella classifica generale. Lontani dalla zona podio Manuel Parlati (quinto), Davide Esposito e Giulia Guarino (settimi), Vincenzo Petriccione (nono). Tiene alto l’onore in rosa la vicecampionessa d'Italia Michela Terranova, figlia adottiva della Nippon, che si allena quotidianamente a Ponticelli, in via Argine, pur provenendo da una piccola realtà isolana (Ischia Judo), preceduta soltanto da Gaia Stella (Shishan Sermoneta). Si chiude il 2018 agonistico con altre piccole soddisfazioni per i promettenti judoka partenopei in erba. Lavoro, sacrificio e testardaggine sempre performanti. In Giappone prosegue il common training degli atleti junior Christian Parlati delle Fiamme Oro, Giovanni Esposito delle Fiamme Azzurre, Biagio D’Angelo (Fiamme Oro) e Nadia Simeoli. Trasferta di tre settimane per la spedizione azzurra a Tokyo, respirando il clima a cinque cerchi nel paese del Sol Levante. Preoccupano, però, non poco i lavori che interesseranno il PalaVesuvio per le Universiadi 2019. Gli atleti della Nippon vedono compromessa la preparazione per i prossimi impegni internazionali. Che si fa?