Nuoto Catania-Posillipo 11-7, notte fonda per i rossoverdi

«Sono davvero molto deluso», ammette coach Brancaccio

Enrico Caruso, portiere del Catania, ex Posillipo
Enrico Caruso, portiere del Catania, ex Posillipo
di Diego Scarpitti
Sabato 26 Novembre 2022, 18:59 - Ultimo agg. 27 Novembre, 08:02
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Niente da fare. Incappa nella quarta sconfitta consecutiva, la quinta stagionale. Momento no per il Posillipo, che esce battuto dalla Scuderi 11-7 (parziali di 4-2, 4-3, 2-1, 1-1). Sorride invece il Nuoto Catania, che arpiona finalmente il primo successo, agganciando i rossoverdi in classifica. Sempre sotto nel punteggio, sempre ad inseguire la formazione di Roberto Brancaccio. Unica eccezione il 5-5, poi la forbice si allarga e il distacco si stabilizza (+4).

Esulta l’ex di turno Enrico Caruso. «Vittoria di squadra, caratterizzata da una grande difesa e culminata con un grande attacco», dice il neodottore, laureatosi a Napoli in Fisioterapia, con una tesi dal titolo: «Approccio riabilitativo sulle instabilità di spalla». Il tempo di scattare due foto e via con il volo di ritorno, lo stesso dei posillipini. «Questo trionfo ci darà sicuramente entusiasmo per affrontare un filotto di partite determinanti per il continuo di stagione», ammette il portiere classe 1994, che a Fuorigrotta ha vinto l’Euro Cup nel 2015 e superato il Posillipo nell’ultima giornata della regular season, festeggiando la meritata salvezza. «Dal primo minuto l’atteggiamento è stato quello giusto: volevamo riscattarci dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative», conclude Caruso, che ha indossato la corona d’alloro anche in piscina. Le triplette del maltese Steven Camilleri e di Alessio Privitera trascinano il gruppo allenato da Giuseppe Dato.

Male in superiorità numerica capitan Paride Saccoia e compagni: soltanto 3 su 10. Uscito per limite di falli Lorenzo Briganti, espulso l’attaccante statunitense Benjamin Stevenson per gioco scorretto. Tanta imprecisione in fase realizzativa per i napoletani.

Le maggiori motivazioni degli etnei spingono gli isolani ad imporsi tra le mura amiche. Milos Milicic, Saccoia e Domenico Iodice riprendono il match nel secondo periodo (5-5), ma il break dei rossazzurri fissa il punteggio sull’8-5 all’intervallo lungo. Con l’uomo in più, il brasiliano Gustavo De Freitas porta i suoi sul 9-5. E il rigore procurato dal centroboa Nikola Eskert e trasformato da Privitera cristallizza il distacco (10-6).

Negli ultimi otto minuti non succede granchè. 

«Sono davvero molto deluso», ammette Roberto Brancaccio. «Abbiamo giocato male, senza riuscire nel corso della gara a dare evidenti e costanti segnali positivi», dichiara il coach rossoverde. «Non riusciamo ad esprimere le nostre potenzialità, giocando con poca serenità». Classifica corta e bilancio deficitario. «In questo momento appare evidente che manca qualcosa. Non ci resta che tornare a lavorare con l'obiettivo di venir fuori da questo difficile momento», chiosa Brancaccio.

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