Europei, Quadarella oro 800 stile
e la Caramignoli è di bronzo

Simona Quadarella
Simona Quadarella
Giovedì 5 Dicembre 2019, 19:58 - Ultimo agg. 6 Dicembre, 00:22
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Magnifica Simona. La Quadarella agli Europei di nuoto in vasca corta a Glasgow vince l’oro negli 800 metri stile libero e fa volare il medagliere azzurro, al quale dà una mano anche Martina Caramignoli che nella stessa gara si prende il bronzo ed ancora una volta due italiane “occupano” il podio. Non sono le sole cose belle dalla Scozia: c’è il record italiano della Cocconcelli e, dopo la mattina di Greg, c’è il pomeriggio della Pellegrini, tutti e due finalisti per domani, Paltrinieri nei 1500 (con Acerenza che precede Detti) e la Pellegrini nei 100 stile libero.

PRIMO ORO SUO
La Quadarella vince il suo primo oro internazionale in vasca corta. Lo fa dominando dalla prima all’ultima bracciata; alza la testa quando ha perso il conto delle vasche per vedere quante ne mancano. Quello lo vede. Non vede il suo allenatore Minotti che si sbraccia a secco suggerendole posture e ritmo: c’è un faro di luce che la colpisce proprio negli occhi. Ma Simona sa come fare e con Minotti hanno sezionato la gara già da prima.

IL CRONO
8:10.30 è il tempo finale della romana d’oro. «Speravo di far meglio, ma la preparazione non era per questa gara: punto agli Assoluti». Saranno a Riccione la settimana prossima e i tempi di lì guardano a Tokyo 2020 che è l’obiettivo massimo di stagione (e di carriera: le Olimpiadi sono il massimo che c’è).

SUPERMARTINA
Il podio è italiano: se Simona è più su di tutte, al terzo posto c’è Martina Caramignoli, che dopo un paio di annate contromano («volevo smettere») si è ritrovata («lo considero proprio un riscatto») ed è tornata a un podio internazionale che doveva mancarle parecchio. 8:12.36 il suo tempo. Un fiume le sue lacrime di liberazione.

SEGNALI AZZURRI
Il rapace Rapsys, lituano, dimezza la distanza ma raddoppia l’oro: dopo i 400 atile libero d’apertura ieri, fa suoi anche i 200. Non sparpaglia gli avversari stavolta, ma tiene d’occhio Duncan Scott, che nuota in casa,e nell’ultima vasca ha la rasoiata che non perdona e vince in 1:41.12
I due azzurri finalisti, mezza staffetta, si classificano Stefano Ballo quinto (1:42.33) e Filippo Megli sesto (1:42.77). Sono crono che fanno bene al conto alla rovescia della staffetta in vasca lunga: aggiungiamoci Ciampi, o Zuin, o Detti, d dai cinque verrà un quartetto se non d’archi di cerchi olimpici da finale. Per Stefano Ballo si tratta del personale migliorato di mezzo secondo: lo aveva fatto in batteria stamattina e per due volte in un giorno solo è andato sotto il suo limite che era di 1:44.18. “E’ che ora a Caserta, dove mi alleno, faccio il professionista a tempo pieno del nuoto” dice il ventiseienne altoatesino di Bolzano che prima si divideva fra vasca e lavoro.

FEDE PER LA FINALE
I 100 stile libero promuovono alla finale di domani Federica Pellegrini, in una gara che, Europei in vasca corta, non l’ha mai vista sul podio. Federica ha il quinto tempo d’accesso e un menu complicato: mai stata velocista pura e qui si tratta di vasche brevi, da esplosione. La prima delle quattro + la più difficile, poi se mette il turbo…. “Devo vivere ogni evento quest’anno come l’ultimo del suo tipo” dice Federica (mai dire mai… e Roma 2022?). «Sono felice di essere in questa finale, perché per me le gare veloci sono le più difficili». «Ma, aggiunge, fa parte del programma». Il programma è Tokyo 2020, i suoi 200 metri. Federica ha nuotato in 52,58, delle altre solo una è andata sotto i 52, l’inglese Anderson.

“COCCO” FRESCO, “COCCO” BELLO…
La next generation lancia un’altra freccia: è Costanza Cocconcelli, bolognese, classe 2002, “Cocco” nel giro (o Cocò, cme la Chanel?). Non è tanto il suo settimo crono che la porta in finale dei 100 misti, ma è il crono stesso: 59.46, record italiano che cancella quello in gomma che Francesca Segat realizzò in 59.56 nel 2008, quando Costanza frequentava ancora la prima elementare…
«E’ bellissimo vedere quel tempo sul tanellone: lo inseguivo da tanto» ha detto Costanza. Che da saggia sardina che guarda al futuro ha aggiunto: «Venire qui, vedere questo livello, capisci quanto ci sia bisogno di lavorare».

MARGHERITA SENZA FIAMMA
Cala di un secondo rispetto al record italiano della vigilia Margherita Panziera nella finale dei 100 dorso: con quel crono sarebbe stato podio, ma «sono partita male, ho sbracciato troppo, sono andata male, domani ci sono i 200, speriamo, è andata così, devo fare bene i due». 57.45 e sesto posto per lei. Ottavo per la rivale Silvia Scalia, anche lei calata rispetto alla vigilia.

PROMOSSI E BOCCIATI
Promossi dalle semifinali i due dorsisti dei 100, con Lorenzo Mora in 50.58, personale uguagliato, quinto in un heat formidabile con Kolesnikov primo e solito solitario sotto i 50 secondi; Simone Sabbioni sarebbe fuori per il tempo,50.66, ma avendo toccato per secondo nella sua semi ha il privilegio dei primi due, che comunque vanno avanti. Stati d’animo diversi per i due finalisti: «Né malvagio né stratosferico il mio tempo e passare di diritto non è gran cosa” dice Sabbioni, “Ho raddrizzato il 200 che era andato un po’ storto e sono soddisfatto. magari domani va meglio».
Fuori dalla finale subito nella sessione le farfalle Di Liddo e Bianchi nei 50, poi la Di Liddo viene recuperata a sorpresa per la rinuncia di una russa,e fuori anche Ilaria Cusinato nei 100 misti, la gara della Cocconcelli: «La velocità non è per me, ma preferisco giorni di gara a giorni vuoti. Penso ai 200 di sabato» dice Ilaria.
Fuori dal podio i delfinisti deludenti ma la stagione è lunga e la preparazione incompleta e la giornata no capita anche ai delfini.

CHIUSURA MONDIALE
La gara del mischione, la staffetta mista mixed in cui i tenici incrociano stili e sessi degli atleti vede il trionfo della Russia che con 1:36.22 e con frazionisti come Kolesnikov e Morozov tra i maschi e la Surkova (quella che aveva lasciato il posto alla Di Liddo per non stancarsi) e la Kameneva tra le ragazze nuotano da record del mondodi questa specialità seminuova ma divertente nella sua confusione.
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