Delusione e preoccupazione. «Con grande dispiacere siamo costretti, per una seconda volta, a chiudere e fermare le nostre attività, nonostante tutti noi ci siamo attenuti rigorosamente alle disposizioni prescritte. La nostra categoria, ancora una volta, viene penalizzata. La struttura resterà chiusa fino a nuova comunicazione». Obbligata alla serranda la Star Judo Club, in base all’ultimo dpcm emanato. Il nuovo decreto prevede la sospensione delle attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali. Fanno eccezione i presidi sanitari obbligatori destinati a persone che hanno bisogno di riabilitazione o che effettuino prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza.
A Scampia i ragazzi del maestro Gianni Maddaloni non l’hanno presa bene, abituati di solito a battere gli avversari per ippon sulla materassina. «Non uccidete i nostri sogni. Molti hanno perso la speranza», afferma addolorato l’atleta Fabrizio Esposito. «Chiudere le palestre è ingiusto. Rincorriamo il sogno di vincere, così spezzano le nostre aspirazioni», osserva il judoka Bartolo Niro. Lo sport in periferia è un’ancora di salvezza, leva di riscatto sociale e non solo. «Una doppia ferita la chiusura delle scuole e delle palestre, che sono agenzie educative indispensabili. Il solo pensiero di dovermi allontanare dalla palestra, dal maestro Gianni Maddaloni e dai miei compagni mi rattrista profondamente, facendomi cadere in uno stato d'angoscia», racconta Gabriele Basile. Provano a farsi sentire i guerrieri del tatami: Antonio Bottone, campione italiano juniores, il bicampione nazionale cadetti Nosa Bright e Serena Maddaloni, Giuseppe Santoro, le sorelle Antonietta e Marianna Palumbo, Guglielmo Imperato, Francesco Pio Esposito, Anthony Fiore, Francesco Aiello, Emanuele Paciello, i fratelli dell’Ischia Club, Rocco e Michela Terranova (nella foto di Franco Di Capua) .
«Il maestro Gianni, anche questa volta, non mollerà e noi sosteniamo questa causa come tutte le asd d’Italia. Per il bene dei ragazzi spero si esca presto da questa situazione: hanno dei sogni e i loro genitori fanno enormi sacrifici per sostenerli», sottolinea Vincenzo Santoro, un collaboratore del maestro Maddaloni.
Intanto il raduno della Nazionale italiana giovanile al centro federale di Ostia è saltato. Rischioso e in forte dubbio l’Europeo di categoria a Porec in Croazia. «In questo mese i ragazzi si alleneranno a casa e all’aperto. La chiusura delle palestre e delle piscine è una misura dolorosa, per arginare la curva dei contagi. Dispiace davvero, perché le palestre sono fondamentali per la crescita e formazione dei giovani», argomenta il padre del campione olimpico Pino, oro a Sydney 2000. «Noi adulti non possiamo tralasciare le responsabilità del momento. Sono disposto alla serranda della Star Judo Club per questo mese, purchè si diano da fare per il vaccino.