Pallanuoto, l'Italia cade ai rigori:
la Spagna è campione del mondo

Pallanuoto, l'Italia cade ai rigori: la Spagna è campione del mondo
Domenica 3 Luglio 2022, 22:12 - Ultimo agg. 22:34
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Il Settebello si ferma al settimo tiro di rigore. La Spagna vince dai cinque metri 15-14, ed è campione del mondo dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi 9-9 (3-3, 0-3, 3-2, 3-1). Parità anche dopo la prima serie di rigori (4-4). Al secondo round dei tiri ad oltranza Granados segna il suo ma Cannella trova un super portiere davanti a sé. L'Italia, campione del mondo uscente deve accontentarsi dell'argento, ma la delusione è tanta, come dimostrano le lacrime degli azzurri a fine gara. «È stata una bellissima partita, un grande spettacolo: certo poteva andare diversamente - le parole del ct Sandro Campagna - Abbiamo avuto una reazione da grandissima squadra. Voglio ringraziare i ragazzi per quello che hanno fatto, so che adesso è forte la delusione ma bisogna reagire perché ci aspettano, da qui alle olimpiadi di Parigi, due anni impegnativi, in cui ci saranno due europei, uno ad agosto a Spalato, ed altrettanti mondiali: sono certo che saremo all'altezza come sempre. Questa squadra ha avuto una crescita esponenziale. Alla vigilia in pochi avrebbero scommesso che questa squadra sarebbe andata sul podio mondiale».

Da Sopron a Budapest. Otto giorni dopo Italia e Spagna si ritrovano di fronte. Il 25 giugno nel girone preliminare la Spagna vinceva 14-12 in rimonta. Alla Alfred Hajos c'è la rivincita che vale oro. Partenza a handicap per gli azzurri: passano 59« e nella ripartenza Granados Ortega fa 0-1, ne trascorrono altri due e il VAR assegna il gol a Munarriz Egana perché la parata di De Lungo sul tiro dello spagnolo è avvenuta oltre la linea di porta. Ruggisce il Settebello che riacciuffa la Spagna e chiude il primo tempo 3-3. L'Italia torna ad inseguire. Granados ha il braccio caldo e ne segna altri due, Tahull Compte si alza dall'acqua e schiaccia a colpo sicuro, Del Lungo deve fare gli straordinari ma non basta.

Dall'altra parte Aguirre sembra insuperabile; la bomba di Echenique e il missile di Presciutti trovano le sue braccia. La Spagna non molla un centimetro. Entra Nicosia al posto di De Lungo che si è fatto male alla mano. Campagna cerca di dare la scossa. Nel terzo tempo e la squadra di Martin Lozano si porta due volte sul +4, prima Marziali e poi Cannella non la lasciano allontanare troppo (5-8). Nicosia fa il Del Lungo e in paio di occasioni salva gli azzurri. La Spagna gioca bene, si trova con facilità e arriva sempre alla conclusione, anche a uomini pari. Fondelli da posizione due fa 6-8 e fa segno »stiamo calmi«. Nicosia offre lo spunto in controfuga ma l'azione svanisce. Poi afferra la palla all'ultimo affondo iberico e si va al quarto tempo con due gol da recuperare. Dopo 1'15» Famera spinge in rete l'assist di Perrone dalla destra e si nuota di nuovo controcorrente. Il rigore dopo 45 secondi è provvidenziale: Di Fulvio fulmina Aguirre. Intanto Di Somma esce per gioco scorretto. Ultimi quattro minuti bollenti. A tre dalla fine tutta la rabbia e la grinta azzurra nel tiro di Dolce che spacca la porta per il -1. La Spagna accusa il colpo, sbanda dietro e allora è il momento di spingere. Presciutti fa esplodere mezza piscina con il suo tiro da quasi cinque metri che vale il pareggio (9-9 quando rimane poco più di un minuto). Si va ai rigori. Inizia a tirare la Spagna. Ai cinque metri Perrone fa gol. Tocca a Damonte che spiazza il portiere. La prima serie di cinque rigori si conclude con un errore per parte: Aguirre e Nicosia respingono le conclusioni di Cannella e Di Fulvio. Si va ad oltranza e Del Lungo torna tra i pali. Al settimo tiro di rigore Cannella trova le braccia larghe di Superman Aguirre che regala il mondiale alla Spagna

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