Il Settebello si ferma al settimo tiro di rigore. La Spagna vince dai cinque metri 15-14, ed è campione del mondo dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi 9-9 (3-3, 0-3, 3-2, 3-1). Parità anche dopo la prima serie di rigori (4-4). Al secondo round dei tiri ad oltranza Granados segna il suo ma Cannella trova un super portiere davanti a sé. L'Italia, campione del mondo uscente deve accontentarsi dell'argento, ma la delusione è tanta, come dimostrano le lacrime degli azzurri a fine gara. «È stata una bellissima partita, un grande spettacolo: certo poteva andare diversamente - le parole del ct Sandro Campagna - Abbiamo avuto una reazione da grandissima squadra. Voglio ringraziare i ragazzi per quello che hanno fatto, so che adesso è forte la delusione ma bisogna reagire perché ci aspettano, da qui alle olimpiadi di Parigi, due anni impegnativi, in cui ci saranno due europei, uno ad agosto a Spalato, ed altrettanti mondiali: sono certo che saremo all'altezza come sempre. Questa squadra ha avuto una crescita esponenziale. Alla vigilia in pochi avrebbero scommesso che questa squadra sarebbe andata sul podio mondiale».
Da Sopron a Budapest. Otto giorni dopo Italia e Spagna si ritrovano di fronte. Il 25 giugno nel girone preliminare la Spagna vinceva 14-12 in rimonta. Alla Alfred Hajos c'è la rivincita che vale oro. Partenza a handicap per gli azzurri: passano 59« e nella ripartenza Granados Ortega fa 0-1, ne trascorrono altri due e il VAR assegna il gol a Munarriz Egana perché la parata di De Lungo sul tiro dello spagnolo è avvenuta oltre la linea di porta. Ruggisce il Settebello che riacciuffa la Spagna e chiude il primo tempo 3-3. L'Italia torna ad inseguire. Granados ha il braccio caldo e ne segna altri due, Tahull Compte si alza dall'acqua e schiaccia a colpo sicuro, Del Lungo deve fare gli straordinari ma non basta.
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