Pietro Paolo Sarpe colleziona medaglie:
l'estate vincente del nuotatore di Napoli

Pietro Paolo Sarpe
Pietro Paolo Sarpe
di Diego Scarpitti
Giovedì 28 Luglio 2022, 15:30 - Ultimo agg. 15:31
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Estate vincente. Nuoto napoletano in ottime mani (meglio dire bracciate) con Pietro Paolo Sarpe. In vasca si è particolarmente distinto il classe 2000,  brillando nei 400 misti, all’estero come in Italia. Due le medaglie conquistate: il bronzo ai Giochi del Mediterraneo ad Orano, in Algeria, e l’argento agli Assoluti di Ostia. In entrambe le competizioni si è rinnovato l’avvincente duello clorato con il vicentino Pier Andrea Matteazzi, che si è classificato primo nella 19edizione della rassegna multidisciplinare e al Polo acquatico Frecciarossa.

Battesimo di fuoco. «Prima partecipazione ai Giochi del Mediterraneo: è stata veramente una bella esperienza», racconta soddisfatto Sarpe. «Gli algerini ci chiedevano foto in continuazione e dicevano che l’Italia era il loro sogno». Azzurri applauditi e rispettati, entrati nel cuore della gente. Facile, poi, socializzare al villaggio olimpico. «Entusiasmante il contatto con altre discipline. Semplice interagire con gli spagnoli. Ho conosciuto anche altri atleti italiani, molto simpatici i ragazzi del judo», osserva. 

Centre Aquatique du Complexe Olympique. «La gara è andata abbastanza bene, non come mi aspettavo. Atmosfera molto emozionante. Pubblico letteralmente impazzito nel sostenere i propri beniamini», afferma il nuotatore della Canottieri Aniene. Decibel elevati e brividi, non quelli di Blanco e Mahmood. «Obiettivo raggiunto: mettere al collo una medaglia nella prestigiosa kermesse», ribadisce orgoglioso Pietro, che ha chiuso con il crono di 4’20”41, alle spalle del connazionale Matteazzi (4’13”83) e dello sloveno Fers Erzen (4’19”63). «Il tempo non è stato come volevo. Carina la cerimonia con il leoncino di Orano.

Abbiamo atteso prima della premiazione nella zona vip, una vetrata che guardava l’impianto. Ci siamo accomodati sui divani, portandoci del cibo».

Metallo pesante che ripaga i sacrifici. «Un tributo al mio impegno. Dedico il bronzo alla mia famiglia, a mamma Ester e papà Angelo, a mia sorella più grande Anna». Musa ispiratrice quest’ultima. «Anna nuotava al Circolo Canottieri Napoli, poi è diventata istruttrice. Ho seguito le sue orme, anche se volevo giocare a calcio», confessa sincero l’ex giallorosso (nelle foto di Augusto Bizzi). 

 

Capitale. Dal Molosiglio a Roma, sponda Aniene. «Mi trovo molto bene in questa nuova realtà», argomenta Sarpe, artefice di un testa a testa con Matteazzi agli Assoluti, sempre nei 400 metri misti. A metà gara ridotto lo svantaggio a 68 centesimi, ma non è bastato (4'19"42). Sul gradino più alto del podio ancora il veneto dell’Esercito (In Sport Rane Rosse-4'16"14), precedendo Samuele Martelli (Hidron Sport-Firenze-4'20"07).

Argento. «Ad Ostia la priorità era tornare sotto i 4’20” e avvicinarmi il più possibile al tempo per gli Europei. Fino a 300 metri la gara è andata molto bene. Una chiusura troppo alta rispetto al solito, dovuta forse all’acqua calda e alle temperature roventi», asserisce Sarpe. «Però l’obiettivo di scendere sotto i 4’20” è riuscito. Con un finale discreto avrei potuto raggiungere il mio personale di 4’17”», conclude il napoletano, che il 2 agosto festeggerà il suo 22esimo compleanno. Sempre a suo agio sul podio (nella foto di A. Staccioli-Deepbluemedia).

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