Estate vincente. Nuoto napoletano in ottime mani (meglio dire bracciate) con Pietro Paolo Sarpe. In vasca si è particolarmente distinto il classe 2000, brillando nei 400 misti, all’estero come in Italia. Due le medaglie conquistate: il bronzo ai Giochi del Mediterraneo ad Orano, in Algeria, e l’argento agli Assoluti di Ostia. In entrambe le competizioni si è rinnovato l’avvincente duello clorato con il vicentino Pier Andrea Matteazzi, che si è classificato primo nella 19edizione della rassegna multidisciplinare e al Polo acquatico Frecciarossa.
Battesimo di fuoco. «Prima partecipazione ai Giochi del Mediterraneo: è stata veramente una bella esperienza», racconta soddisfatto Sarpe. «Gli algerini ci chiedevano foto in continuazione e dicevano che l’Italia era il loro sogno». Azzurri applauditi e rispettati, entrati nel cuore della gente. Facile, poi, socializzare al villaggio olimpico. «Entusiasmante il contatto con altre discipline. Semplice interagire con gli spagnoli. Ho conosciuto anche altri atleti italiani, molto simpatici i ragazzi del judo», osserva.
Centre Aquatique du Complexe Olympique. «La gara è andata abbastanza bene, non come mi aspettavo. Atmosfera molto emozionante. Pubblico letteralmente impazzito nel sostenere i propri beniamini», afferma il nuotatore della Canottieri Aniene. Decibel elevati e brividi, non quelli di Blanco e Mahmood. «Obiettivo raggiunto: mettere al collo una medaglia nella prestigiosa kermesse», ribadisce orgoglioso Pietro, che ha chiuso con il crono di 4’20”41, alle spalle del connazionale Matteazzi (4’13”83) e dello sloveno Fers Erzen (4’19”63). «Il tempo non è stato come volevo. Carina la cerimonia con il leoncino di Orano.
Metallo pesante che ripaga i sacrifici. «Un tributo al mio impegno. Dedico il bronzo alla mia famiglia, a mamma Ester e papà Angelo, a mia sorella più grande Anna». Musa ispiratrice quest’ultima. «Anna nuotava al Circolo Canottieri Napoli, poi è diventata istruttrice. Ho seguito le sue orme, anche se volevo giocare a calcio», confessa sincero l’ex giallorosso (nelle foto di Augusto Bizzi).
Capitale. Dal Molosiglio a Roma, sponda Aniene. «Mi trovo molto bene in questa nuova realtà», argomenta Sarpe, artefice di un testa a testa con Matteazzi agli Assoluti, sempre nei 400 metri misti. A metà gara ridotto lo svantaggio a 68 centesimi, ma non è bastato (4'19"42). Sul gradino più alto del podio ancora il veneto dell’Esercito (In Sport Rane Rosse-4'16"14), precedendo Samuele Martelli (Hidron Sport-Firenze-4'20"07).
Argento. «Ad Ostia la priorità era tornare sotto i 4’20” e avvicinarmi il più possibile al tempo per gli Europei. Fino a 300 metri la gara è andata molto bene. Una chiusura troppo alta rispetto al solito, dovuta forse all’acqua calda e alle temperature roventi», asserisce Sarpe. «Però l’obiettivo di scendere sotto i 4’20” è riuscito. Con un finale discreto avrei potuto raggiungere il mio personale di 4’17”», conclude il napoletano, che il 2 agosto festeggerà il suo 22esimo compleanno. Sempre a suo agio sul podio (nella foto di A. Staccioli-Deepbluemedia).