Posillipo, la strana notte
prima degli esami di Luca Silvestri

Luca Silvestri
Luca Silvestri
di Diego Scarpitti
Mercoledì 17 Giugno 2020, 07:00
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«Gli esami sono vicini». La celebre canzone di Antonello Venditti ha accompagnato intere generazioni e poi il film tratto dal testo musicale ha reso sugli schermi la vigilia, spesso insonne, di un’inesorabile step, un passaggio obbligato ma dall’esito non scontato. Sarà certamente una strana notte prima degli esami, una maturità in era Covid-19.
 
«Sarà che non ti vedo da una settimana». Pallanuoto solo momentaneamente accantonata per Luca Silvestri, difensore del Posillipo, classe 2002, impegnato nella fatidica prova. «L’ansia non fa spesso parte delle mie emozioni», sentenzia spavaldo la calottina rossoverde, abituato a ben altri pressure test.
 
Non certo «notte di lacrime e preghiere» per il campione d’Italia under 20, che mostra sicurezza da veterano. «Sto studiando duramente. Sto assaporando un metodo più intenso che servirà successivamente per l’università. Tre mesi difficili per noi studenti. Nessun maturando poteva immaginare un esame del genere», ammette Silvestri, medaglia d’oro agli Europei under 17 con il Settebello young.
 
Dimenticate gli scritti, lontano ricordo di un’epoca lontana. «Ci sarà un’unica prova orale di un’ora, divisa in tre blocchi. Non c’è stato, purtroppo, il brindisi pre-esame e qualsiasi rito», osserva Luca, talento della formazione allenata da Roberto Brancaccio.
 
Modalità. «Esame in presenza. Si parte con un elaborato preparato a casa di matematica e fisica, si analizza un testo di letteratura italiana scelto al momento dalla professoressa, e poi domande sulle altre materie», racconta il difensore, che ha sviluppato l’argomento della probabilità, partendo da Albert Einstein, Werner Karl Heisenberg e Max Planck. Probabilità di vincere e segnare? «9 su 10, quell’1 lo lasciamo al caso, anche se il caso non esiste», risponde prontamente a tono il pallanuotista, desideroso di completare il liceo scientifico all’istituto Sacro Cuore, al Corso Europa 84, «dove tradizione e modernità si sposano». 
 
Misure di sicurezza e disposizioni sanitarie. Fissato a 2 metri il distanziamento sociale. Nella pallanuoto i «2 metri» costituiscono il classico fuorigioco. Finire nella tagliola non questa volta però. «E’ giusto sostenere l’esame anche in questa maniera. Rappresenta una soddisfazione per tutti i maturandi», argomenta il posillipino. «Smettere a febbraio e poi il lockdown a marzo e riprendere direttamente all’università non sarebbe stata la cosa migliore», spiega sincero. Mascherina risparmiata almeno durante il colloquio.

«Notte di sogni e Coppe di Campioni». In realtà vigilia di Napoli – Juventus, finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico. «La Juve parte favorita con un organico organizzato e più forte. Essendo una gara secca, il Napoli se la può giocare. Ci affideremo alle magie di Mertens e alla qualità di Fabian Ruiz, prima del lockdown uno dei più in forma degli azzurri».

La notte prima degli esami del 2020 sarà inedita, verrà certamente ricordata, avrà un sapore diverso, condita di ulteriori interrogativi: nei fatti una nuova pagina di Storia. Si fondono diversità e opportunità. Situazione scaturita dall’emergenza pandemica. «Ancora non so, appena finito l’esame selezionerò l'università». Con un pensiero fisso. «Non vedo l’ora di tornare ad allenarmi in piscina a pieno ritmo con i miei compagni del Posillipo», conclude Silvestri (nella foto di Manuel Schembri).

Un veliero pronto a salpare nel mare del futuro. Una navigazione naturale per arrivare all’alba dell’avvenire.
 
 
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