Posillipo senza tabellone,
vittoria con maxi multa

tavolo giuria
tavolo giuria
di Diego Scarpitti
Lunedì 9 Novembre 2020, 10:07 - Ultimo agg. 14:07
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Niente tabellone alla Felice Scandone. Quello installato per le Universiadi 2019 è stato momentaneamente rimosso. Verrà nuovamente ripristinato con un supporto metallico ad hoc in previsione del 16 gennaio 2021, quando il Posillipo affronterà il San Donato tra le mura amiche. Carenza organizzativa che costerà una multa alla società di casa, che si aggiunge all’assenza dei dispositivi tecnologici per i time out, chiamati a voce. Impossibile leggere i cognomi dei giocatori in vasca e le relative espulsioni, con la classica accensione del pallino rosso. E allora segnapunti manuale affidato al tavolo della giuria, composto da Antonio Barra, Rosa Mansella, Serena Tedesco ed Eliana Fiore, sotto l’impeccabile direzione del delegato Fin, Filippo Massimo Gomez, arbitro internazionale di lungo corso e presidente Gug Campania, unico napoletano che sarà impegnato per la Champions League in settimana in Ungheria.

«Bentornato campionato, ci sei mancato». Riecco la pallanuoto giocata nel primo sabato di novembre. A porte chiuse (ma non «blindatissime»). Glossario del gol a tinte rossoverdi. Da incorniciare il ritorno del «Colosso di Carpi». Il suo un debutto davvero dolcissimo, poker di reti e il Posillipo ha intascato la prima larga vittoria stagionale. «Sono contento per il risultato e la squadra. Vincere fa sempre bene e aiuta a vincere. E’ sempre un’emozione giocare a Fuorigrotta, dove mancavo da qualche anno. E' stato molto bello riprendermi quello che era mio», racconta il centroboa Fabio Baraldi.

Travolta la Rari Nantes Florentia 16-7 e bersagliata la porta di Massimiliano Cicali. «Sono molto soddisfatto, anche se Roberto Brancaccio ha urlato parecchio. Lavoriamo giorno per giorno sempre meglio», spiega il granitico giocatore. Si ricompone una bella coppia, B al quadrato: Zeno Bertoli con Baraldi. «La Juventus aveva la BBC, noi abbiamo la BBS con Saccoia. Ci conosciamo da 13 anni ed è stato fantastico ritrovarci», scherza la calottina numero 11, che ha ritrovato la Scandone in una nuova veste, molto più attraente, merito del restyling in occasione dei Giochi universiari dello scorso luglio. «Bellissima.

Contento di giocare qui e come l’ho trovata. Tutto molto meglio di come l’avevo lasciata», conclude Baraldi.

Il tecnico napoletano Roberto Brancaccio ha fatto sentire la sua voce, impartendo le necessarie indicazioni ai suoi ragazzi. «Ho agito così, perché non giocavamo da un mese e mezzo». L’ultimo appuntamento risale alla Coppa Italia (19-20 settembre). Con la memoria bisogna andare addirittura al 7 marzo, derby campano vinto alla Simone Vitale, poi il lockdown. «Mai disputata una partita fino all’inizio della serie A1. Volevo che i ragazzi sentissero fortemente la gara dal primo all’ultimo secondo». Messaggio trasmesso forte e chiaro, recepito anche dagli esordienti Marco Napolitano e Lorenzo Pio Telese.

E’ stato un bel segnale ritornare nell’arena clorata e ricominciare (finalmente) a giocare. «Era quello che volevamo. Ce l’abbiamo messa davvero tutta, con gruppi, distanziati, senza andare in palestra. Chi pratica sport, lo sa: si prepara, si lavora. Abbiamo focalizzato attenzione ed energie sulla tattica e sulla tecnica individuale. Abbiamo lavorato con il video».

Per il futuro strada tracciata. «Se vogliamo andare avanti, dobbiamo adeguarci e farlo rispettando le regole». Mascherina sul piano vasca per lo staff tecnico e per la coppia arbitrale Pascucci-Calabrò. «Non è stato facile indossarla per tutti e 4 i periodi», ammette sincero Brancaccio. Se ne riparlerà a gennaio.«Tra due mesi il ritorno in questa splendida piscina. Nel frattempo ci aspettano due sfide impegnative con Metanopoli (il 21 novembre a Milano) e Savona (in Liguria il 28 novembre). Il girone D è il più equilibrato».

Ottimo l’esordio, il resto verrà in automatico. Come il tabellone e i dispositivi per i time out. 

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