Posillipo, è l'ora del riscatto
e di risalire la china in campionato

Posillipo
Posillipo
di Diego Scarpitti
Martedì 7 Gennaio 2020, 18:20
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Cultura e cucina. Dal Teatro San Carlo alla salumeria Buono. Dallo Schiaccianoci, apprezzando la splendida e straordinaria ballerina Luisa Ieluzzi nel ruolo della Fata Confetto, alla degustazione del rosso intenso «Ama», denominazione dell’Irpinia Campi Taurasini DOC, già donato alla «Divina» Federica Pellegrini, in occasione dell’International Swimming League alla Scandone. Il Posillipo di capitan Paride Saccoia prova a ritrovarsi e a rilanciarsi, stemperando tensioni e iniziando il nuovo anno con il sorriso. E’ questa la strategia messa in atto.
 
 

Ripartenza doverosa nel 2020. «Fine 2019 da dimenticare. La classifica non soddisfa. La nostra una squadra giovane. Sapevamo che avremmo incontrato difficoltà nel corso della stagione, soprattutto nella prima parte di campionato. Ci dovevamo conoscere e amalgamare. In alcune partite abbiamo sfoderate buone prove, dalle quali ripartiamo sicuramente», spiega il centrovasca rossoverde, classe’89. «Mi preoccupa l’incostanza, gruppo giovane ed entusiasta, che però non riesce a gestire alcune situazioni. Durante una medesima gara alterniamo buon gioco a ingenuità da evitare assolutamente», osserva la calottina numero 12.

Ritrovarsi. «Auspico una maggiore compattezza in acqua, perché al di fuori siamo un bel gruppo coeso. La differenza di età non è un problema, in quanto noi più grandi siamo a disposizione dei più piccoli». Si sono ritrovati dopo le festività natalizie il tecnico Roberto Brancaccio, il portiere Tommaso Negri, il difensore Andrea Scalzone, di ritorno da Doha, il centroboa Julien Lanfranco, l’ex Simone Rossi (Ortigia), il nuotatore olimpionico Mattia Aversa, Luigi Massimo Esposito, Gianni Grieco e Dario Sacco.

Certezza. «Sono contento del gruppo che si è formato e convinto che ci riprenderemo. Ci servono un paio di risultati positivi, per poi affrontare il girone di ritorno con una classifica sicuramente migliore e una convinzione ritrovata. Dobbiamo essere più consapevoli delle nostre potenzialità. I ragazzi sono forti e possono dare di più. Mi aspetto molto da loro così come dai senatori della squadra», dichiara fiducioso Saccoia.

Sinergie. Indispensabile remare nella stessa direzione. «Servirebbe l’impegno di tutti (Comune di Napoli, imprenditori, sponsor), maggiore coraggio e sforzi ulteriori della compagine sociale: insieme si può fare di più, perché vedere il Posillipo terzultimo in classifica non è da addebitare esclusivamente ai giocatori e al tecnico. Le colpe sono largamente condivise». Exit strategy. «Non intendo puntare il dito contro qualcuno ma occorre guardarsi un attimo allo specchio. La classifica deficitaria fa male allo sport napoletano ed è un vero peccato», sottolinea il capitano posillipino.

Riscossa. «Ci vuole più coraggio da parte di noi giocatori e del mondo circostante. Speriamo che il 2020 sia l’anno del riscatto. Iniziamo un nuovo ciclo di preparazione, abbiamo un mese di tempo in vista della trasferta di Palermo. Sarà una gara fondamentale contro il Telimar, andiamo in Sicilia per vincere e invertire il trend. Ci affidiamo a Roberto Brancaccio e Sandro Fusco: siamo in ottime mani», conclude Saccoia.

Sabato 1 febbraio in programma la 12esima giornata di serie A1.    
 
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