Circolo Posillipo, lo sport
antidoto alle babygang

Posillipo
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di Diego Scarpitti
Giovedì 7 Marzo 2019, 11:38 - Ultimo agg. 11:40
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La pedagogia della sport come strumento di prevenzione e legalità. Racconterà la sua esperienza di vita e di campione Marco Di Costanzo, oro nel quattro senza al Mondiale di Aiguebelette nel 2015, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio 2016 nel due senza e Collare d’oro al merito sportivo, massima onorificenza conferita dal Coni. Appassionatosi al canottaggio, seguendo le orme del fratello Fabio, il ragazzo dei Quartieri Spagnoli è tesserato per il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro e in giro per il mondo continua a portare in alto i colori del Circolo Nautico Posillipo. Dove sabato 9 marzo alle ore 10.30 avrà luogo il convegno dal titolo «Baby gang e paranze: a Napoli lo sport come strumento di prevenzione e legalità». Interverranno il Presidente della Camera dei Deputati, onorevole Roberto Fico, l’Assessore alla Sicurezza della Regione Campania, Franco Roberti, il Questore di Napoli, Antonio De Iesu, il Direttore del Carcere di Nisida, Gianluca Guida. Saluti introduttivi affidati al presidente rossoverde Vincenzo Semeraro e incontro moderato dalla giornalista Nunzia Marciano.  

«Lo sport è uno strumento di prevenzione non solo per contrastare fenomeni sociali come la delinquenza minorile, che sfocia nelle aggregazioni di gruppi denominati «baby gang», ma per arginare tutti i fenomeni di devianza sociale, compreso la scarsa propensione, che molti giovani hanno nei confronti del «fare» o del «crescere». Lo sport agonistico imprime, già dalla tenera età , il principio del «più ti impegni e più è probabile che ottieni i risultati sperati, più lotti e più è possibile vincere le battaglie». Per riuscire nell’intento, non è possibile oltrepassare il perimetro circoscritto della lealtà e del rispetto delle regole», spiega Vincenzo Triunfo, vicepresidente sportivo del CNP e ideatore dell'iniziativa. «Esistono, purtroppo, anche in questo mondo fenomeni di corruzione e di prevaricazione, ma sono casi isolati, in cui i comportamenti sleali emergono facilmente e vengono repressi immediatamente. Lo sport e le manifestazioni sportive sono anche luogo di confronto, aggregazione sociale e scambio culturale. I contesti in cui si pratica attività agonistica non hanno muri sociali o culturali, sono «open space», in cui ogni bambino o ragazzo può esprimere il suo potenziale senza preoccuparsi del suo stato economico o della sua provenienza territoriale. Tutto ciò favorisce l'integrazione di ogni individuo nella società complessa che oggi viviamo e che spesso, con i suoi limiti e la sua durezza, non dà ad ogni ragazzo uguali opportunità di crescita e inserimento a parità di condizioni», conclude Triunfo. Illustrerà il suo impegno per la legalità Giuseppe Scognamiglio, presidente cooperativa sociale Giancarlo Siani – Radio Siani.

 
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