Posillipo-Sport Management, Saccoia:
«Alla Scandone il sostegno dei soci»

Paride Saccoia
Paride Saccoia
di Diego Scarpitti
Venerdì 6 Dicembre 2019, 20:47
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La terzultima compagine in classifica sfida la terza forza della serie A1. E’ quanto prevede il calendario della Fin, prima della lunga sosta in programma. Posillipo-Sport Management 11esima giornata e ultimo turno dell’anno: domani pomeriggio (ore 17) rossoverdi contro biancorossi nel tempio clorato di Fuorigrotta.

«Con i mastini si prospetta un match difficile. Il pronostico pende dalla loro parte. Non ci fasciamo la testa prima di cadere. Entriamo in acqua per vincere. Ripartiamo dalla buona prestazione di Genova contro il Quinto (11-11). Cercheremo di non commettere le recenti ingenuità. Siamo una squadra giovane e incostante, altalenante anche nel corso della stessa gara. Avremmo potuto raccogliere qualche punto in più con maggiore cattiveria: manca esperienza. Stiamo lavorando per risolvere i problemi». Fotografa, così, il quadro della squadra allenata da Roberto Brancaccio capitan Paride Saccoia, leader trascinatore e top scorer in Liguria sabato scorso con la quaterna di gol messa a bersaglio.
 
Dottore commercialista, presso lo Studio Ferrante & Associati, in via Caracciolo numero 17, operativo ogni mattina dalle 8 in poi, Saccoia si divide tra professione e passione, lavoro e sport. «Mens sana in corpore sano. Faccio due cose che mi piacciono. Mi impegno molto, compiendo tanti sacrifici. Cerco di essere produttivo in ogni settore. Step by step per il raggiungimento degli obiettivi. Sono fortemente motivato e mi reputo responsabile», spiega il 12 napoletano.
 
2019 da dividere a metà. «Prima parte da ricordare e incorniciare, al di là delle aspettative. Abbiamo disputato una semifinale scudetto a viso aperto e siamo usciti a testa alta, ricevendo i complimenti di tutti. Siamo stati la rivelazione della Final Six. Ha vinto ovviamente il Recco ma tutti parlavano del bel gioco del Posillipo», osserva soddisfatto Paride. Poi la seconda parte totalmente diversa. Dalla crisi di luglio, il possibile smembramento e il consistente ridimensionamento. Scelte societarie accettate ma non condivise dai giocatori. Malumori e dissapori evidenti, che hanno inciso negativamente sulle prestazioni, deflagrate anche a pochi minuti dalla conferenza stampa di presentazione del roster (con slittamento corposo della conference press e attesa estenuante dei presenti, tralasciando i pasticci legati alla comunicazione: sponsor annunciato alla vigilia e poi «sparito» senza addurre le reali motivazioni).

«Scelta sofferta quella di puntare sui giovani. Campionato impegnativo. Non sono affatto sorpreso, team rinnovato in 7/13esimi. Mi aspettavo le iniziali difficoltà. Navighiamo in cattive acque e non è per nulla piacevole. Il Circolo ha dovuto disinvestire e affidarsi alle giovani leve».

Soltanto 6 punti in griglia, precedendo il Telimar Palermo (5) e Canottieri (1). «Diamo il 100% in allenamento e ci sforziamo di onorare la calottina del Posillipo. Non ci demoralizziamo, siamo carichi, speriamo la situazione migliori. Mi auguro ritorni presto un clima di armonia e voglia di tifare per il Posillipo. I soci i primi che dovrebbero sostenerci. Se venissero alla Scandone 600 soci con le rispettive consorti, avremmo un pubblico di almeno 1200 tifosi, rendendo la piscina un fortino vincente. Giocheremmo per gli associati del glorioso sodalizio, invece sulle gradinate di Fuorigrotta se ne vedono davvero pochi».

Scollamento notevole tra la famiglia sociale e gli atleti. «Auspico si ritorni a tifare per il Posillipo e si continui ad indossare la calottina rossoverde con orgoglio, così come i soci dovrebbero mostrare il medesimo spirito e rispetto per il nostro sport», conclude Saccoia (nella foto di Nunzio Russo).  È la solita spaccatura e distanza (siderale) tra giovani generazioni e quelle precedenti.
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