Posillipo-Trieste 7-13, Brancaccio:
«Pesa la chiusura della Scandone»

Inaba
Inaba
di Diego Scarpitti
Sabato 27 Novembre 2021, 17:27 - Ultimo agg. 20:35
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«Paghiamo a caro prezzo le oggettive difficoltà di allenamenti. La squadra è costretta da due mesi ad allenarsi ad intermittenza ed in condizioni proibitive per la perdurante indisponibilità della Scandone». Prova a farsi sentire il tecnico del Posillipo, ma le parole di Roberto Brancaccio cadono letteralmente nel vuoto. Il messaggio recapitato in più di una circostanza a Palazzo San Giacomo non trova seguito. Silenzio imbarazzante. Persistono le criticità impiantistiche all’ombra del Vesuvio ma in un altro paese civile e in un’altra città non da «Terzo Mondo» sarebbero già cadute diverse teste e il problema si sarebbe ampiamente risolto. Tutto procede placidamente, serenamente, tristemente. E il diritto allo sport continua ad essere negato a danno della cittadinanza e degli utenti, malcapitati di turno. Forse è il caso di invocare la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Cedu) e di azionare la Corte europea dei diritti dell'uomo, con sede a Strasburgo. Si vedrà.

A Santa Maria Capua Vetere, impianto di gioco secondario (è bene ricordarlo!), capitan Paride Saccoia e compagni vengono superati dalla Pallanuoto Trieste 7-13 (parziali di 0-3,2-6,3-3,2-1). Scatenato l’attaccante giapponese Yusuke Inaba, classe 2000, autore di una pesante manita, con due rigori trasformati. «Solo in questa settimana abbiamo dovuto saltare due allenamenti ed affronteremo, nella prossima giornata, una gara delicata in trasferta contro il Quinto, allenandoci ancora una volta in condizioni precarie. La squadra non può non risentire di tutto questo», osserva Brancaccio. Difficile sostenere in queste condizioni il campionato di serie A1.

Gli alabardati di Daniele Bettini colgono il sesto successo stagionale, dominando agevolmente la nona giornata. Forbice ampia già all’intervallo lungo, con i giuliani avanti 9-2 nel punteggio. Roberto Spinelli costretto a lasciare il suo posto tra i pali al 17enne Lorenzo Lindstrom. Nel terzo periodo la doppietta di Antonio Picca e la marcatura di Marcello Calì, subito dopo la controfuga di Andrea Razzi e la palomba del giocatore fiorentino, provano a ridestare entusiasmo, nonostante il tabellone indichi 5-12. Maros Tkac sbaglia dai cinque metri. La doppietta di Julien Lanfranco nell’ultimo periodo rende meno amara la sconfitta.

«Complimenti a Trieste che ha giocato una buona partita, confermandosi un'ottima formazione.

Abbiamo pagato un approccio difficile, finendo subito sotto nel punteggio e non riuscendo a reagire, anche se nella seconda parte della gara siamo riusciti a fare meglio», conclude Brancaccio.

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