Posillipo, l'«ultima cena»
con Tommaso Negri e Luca Marziali

Posillipo
Posillipo
di Diego Scarpitti
Venerdì 22 Maggio 2020, 15:59
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«L’ultima cena». Facile pensare al celebre dipinto di Leonardo da Vinci. In realtà il «Cenacolo» rossoverde si è riunito al Lido Scalzone, per salutare Tommaso Negri e Luca Marziali, due atleti che hanno onorato al meglio i colori del Posillipo e che indosseranno la calottina del Recco e del Telimar Palermo nella prossima stagione.

Amicizia e pallanuoto. «Abbiamo chiuso un ciclo con la cena offerta da Tufò Trattoria Gourmet, soddisfazione del palato, il nostro punto di ritrovo per anni», racconta il difensore Andrea Scalzone. «Sono convinto che Luca sia il miglior centroboa italiano dopo Matteo Aicardi. Il Telimar Palermo ha messo a segno un ottimo acquisto. Si è assicurato un professionista, visto come pochi in carriera. Marziali è un guerriero, mi ha impressionato in questi due anni per la quantità e la qualità di gioco, dotato della giusta cattiveria agonistica».

E poi il pensiero rivolto all’amico portiere. «Tommaso ha rappresentato e rappresenta «troppo» nella mia vita. A mio parere, è stato il portiere più forte della storia del Posillipo, per continuità di prestazioni, militanza e senso di appartenenza», prosegue Scalzone. «In 14 anni sono cambiati allenatori, compagni di squadra, dirigenti, presidenti ma Tommi è sempre stato lì, ultimo baluardo, quando tutto sembrava perso. E’ arrivato in uno squadrone allestito per vincere lo scudetto, ed è rimasto fino all'ultimo giorno a lottare per la salvezza, alzando nel frattempo l’Euro Cup alla Scandone davanti a 6 mila persone».

Estremo difensore, pilastro granitico, un vero campione. «Criticato più volte, la parolina era sempre pronta alla prima difficoltà da parte di quei non pochi nemici interni, che ci sono stati in questi anni, ma la realtà era una, difficile da accettare: il più napoletano e il più posillipino di tutti è nato a Genova». Elogi ed apprezzamenti condivisi, che non cadono nella piaggeria né scivolano nella retorica.
 
«L'amicizia va ben oltre lo sport, abbiamo condiviso letteralmente ogni cosa in questi 14 anni. La vita ci ha riservato lo stesso destino beffardo di una perdita così importante alla stessa età ed eravamo presenti a distanza di anni in quel maledetto giorno, l'uno per l'altro. E questa cosa non la dimenticherò mai», sottolinea Scalzone, che augura di cuore al Goldrake clorato «buona fortuna fratello mio, meriti il successo. Road to Tokyo 2021 e Forza Posillipo Sempre!».

La compagine allenata da Roberto Brancaccio dovrà fare i conti con due «perdite» insostituibili dal punto di vista umano e sportivo. «Entrambi possono giocarsi una grande chance per i Giochi di Tokyo», rivendica fiducioso Scalzone.

Futuro da decifrare. «Dobbiamo ora capire le intenzioni del Circolo: niente è scontato. Programmi da definire e con molti giocatori appetibili. Non vorrei che queste due cessioni importanti, -avverte Scalzone-, diano il via al super market Posillipo. Mi auguro che la dirigenza faccia chiarezza per l’avvenire e che si possa allestire una buona squadra, nonostante tutto. E’ ancora presto per dirlo, anche se gli altri club stanno movimentando il mercato».
 
Da capitano, Paride Saccoia sintetizza l’idem sentire del gruppo rossoverde, al quale si è unito per l'occasione il campione del mondo Vincenzo Renzuto Iodice. «In questi momenti si comprende quanto lo sport unisce e i legami che si creano dopo tanti sacrifici fatti e tante esperienze vissute insieme. Perdiamo due uomini di valore in acqua, ma rimane l’amicizia per sempre».
 
Ringraziano e prendono la parola il portiere ligure e il centroboa marchigiano. «Serata stupenda. Mi sono emozionato e commosso per l’affetto ricevuto in questi giorni. E’ stata dura prendere parte alla cena, il modo per ultimare definitivamente la mia esperienza a Napoli e chiudere la stagione che ci ha lasciati con l’amaro in bocca», osserva Negri. «L’ultima gara il derby vinto a Salerno. Nutrivamo la speranza di rivederci presto. Era in atto un bel percorso di gioco e di avvicinamento alle zone più tranquille della classifica». Campionato di A1 definitivamente sospesto per l’emergenza pandemica da Covid-19.
 
«Serata bella e al gran completo (erano presenti la mia ragazza Martina Angrisano, Francesca, la moglie di Marziali con la figlia Adele, la fidanzata di Saccoia, Luisa Ieluzzi, prima ballerina del Teatro San Carlo). Quello di Paride un discorso di commiato da vero capitano e leader. Tutto condito da una location perfetta, il Lido Scalzone, all’insegna di una cena gustosa offerta da Tufò, in segno di gratitudine ed ennesima testimonianza di affetto». E un passaggio chiave. «Mi sono reso conto, –ma già lo sapevo-,  in questi anni di difficoltà il legame solido che ci unisce e ci unirà per sempre», afferma emozionato Negri.

«E’ stato un piacere giocare in rossoverde insieme a splendidi compagni. Dispiace che la regular season si sia interrotta prematuramente. E’ tempo di andare. Mi dispiace lasciare Napoli: è stata più di una casa, è stata più di una squadra, è stata più di una città. Mi mancherete», saluta Luca Marziali.
 
 
 
 
 
 
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