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Power Slap, gli schiaffi diventano sport:
negli Usa parte il primo campionato

Power Slap, gli schiaffi diventano sport: negli Usa parte il primo campionato (in Italia gare in segreto)
Power Slap, gli schiaffi diventano sport: negli Usa parte il primo campionato (in Italia gare in segreto)
di Gianluca Cordella
Articolo riservato agli abbonati
Sabato 5 Novembre 2022, 08:00
4 Minuti di Lettura

Schiaffo, ceffone. Pizza, per chi vive all'interno o a ridosso del Raccordo anulare. A breve Power slap, in nome di quella globalizzazione dei fenomeni che pesca nel sottobosco social e crea nuove tendenze. E così l'arte dello sganassone che consacrò il mito di Bud Spencer e Terence Hill entra in una dimensione più internazionale e glamour. Lo schiaffo diventa sport. O almeno così vorrebbero la Commissione atletica del Nevada con Las Vegas come epicentro del business e Dana White, il mentore che attraverso la Ufc (Ultimate fighting Championship) ha reso le arti marziali miste, le Mma, un prodotto di successo mondiale. Il 22 ottobre scorso la Nevada State athletic commission, che evidentemente aveva le idee ben chiare, ha impiegato appena 13 minuti di dibattito per varare la Power Slap League. Un campionato di schiaffi in faccia in piena regola con l'impegno di dare al fenomeno una forma di disciplina vera, stabilendo norme tecniche e, in primis, di sicurezza. Versante del quale si occuperà la Ufc che firmerà il progetto. In Italia le gare si fanno, ma tutto resta segreto. Ben lontano dai tornei con pubblico e bollino delle federazioni. 

Atleti di entrambi i sessi e di diverse classi di peso, con tanto di magliette ufficiali griffate, che prendono la mira con il braccio teso sotto gli occhi attenti degli arbitri e poi si tirano schiaffoni che grazie ai rallenty in altissima definizione sembrano fucilate in pieno volto. E non c'è dubbio che i volti deformati dall'impatto saranno uno degli ingredienti principali di questa nuova disciplina che potrà lasciare perplessità sull'etichetta di sport vero ma che non alimenta il benché minimo dubbio sul seguito che raggiungerà attraverso le fruizioni giovani, social e piattaforme di streaming in testa. D'altra parte White non è un dilettante allo sbaraglio: quando prese in mano le Mma erano un fenomeno di nicchia perlopiù appannaggio di atleti che venivano considerati dei violenti esaltati. Per dare l'idea: negli Stati Uniti i combattimenti sotto l'egida dell'Ufc, nata nel 1993, erano vietati in 36 Stati e di fatto erano fuori dalla programmazione dei grandi network televisivi. Dopo l'ingresso di White e dei fratelli Frank e Lorenzo Fertitta (quest'ultimo membro della Commissione atletica del Nevada...) nel 2001, le arti marziali miste iniziano una crescita fatta di combattimenti spettacolari e reality show che fanno lievitare il valore dell'Ufc come organizzazione fino ai 3,5 miliardi di dollari attuali. Insomma, se la Power Slap League è finita sotto questo ombrello qualcosa per il futuro è lecito attendersi. 

La base di partenza, d'altra parte, è incoraggiante. Il video in cui Vasily Kamotsky, leggenda russa del ceffone, abbatte letteralmente lo youtuber Danya Bely ha centinaia di pubblicazioni sulle piattaforme di streaming, quasi tutte con diversi milioni di visualizzazioni. Singolare che Bely abbia passato una vita a trasformarsi in zombie ha la lingua divisa in due e il volto ricoperto da piercing e tatuaggi -, risultato ottenuto meglio in dieci secondi al cospetto di Kamotsky. La montagna siberiana, che oggi fa il papà influencer e tiene viva la memoria del passato con i video in cui spacca angurie a schiaffi, storce appena il naso quando riceve la cinquina del biondo avversario. E poco dopo scaglia un tir a mano aperta contro il volto dell'avventato giovane che stramazza al suolo, sostenuto dagli ufficiali di gara. Il fenomeno social che smaschera la criticità del Power Slap: nelle sue versioni underground le battaglie di ceffoni hanno contrapposto avversari senza alcuna distinzione. Al punto che un paio di volte ci è scappato il morto, senza contare i danni ai timpani e le commozioni cerebrali varie. 

Perché è questa sarebbe la vera rivoluzione a differenza di tutti gli altri sport da combattimento, in questo caso non è prevista la difesa. L'atleta sta fermo lì, ad aspettare l'impatto. Al momento tutelato solo da un paradenti. Un po' pochino perché si possa pensare di farlo diventare una disciplina vera. L'Ufc ha fatto trapelare che le prime due contromisure già ci sono: l'introduzione delle classi di peso e le protezioni per le orecchie. Fanno parte dei dettagli che saranno svelati nella conferenza stampa di presentazione dell'11 novembre prossimo, a New York. Su tutto il resto White che è cresciuto per strada ed è sopravvissuto per miracolo a un pestaggio nei sobborghi di Boston che lo ha lasciato parzialmente sordo taglia corto. «I pugili durante un incontro vengono colpiti 300-400 volte, questi ragazzi beccano al massimo tre schiaffi». Filosofia da strada. Basterà? La risposta entro fine anno, scadenza che l'Ufc ha fissato per realizzare il primo evento internazionale di Power Slap.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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