Quarantine Indoor Rowing: il Nautilus
di Tizzano con Calcagni e Quarta

Italia
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di Diego Scarpitti
Domenica 3 Maggio 2020, 12:31 - Ultimo agg. 12:32
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Lontani i tempi delle telecronache di Giampiero Galeazzi, voce degli storici trionfi azzurri. Distanti le immagini di True Bluesfida sul Tamigi. Remote (ma eterne) le note di Chariots of Fire (Momenti di gloria). La quarantena non ferma il canottaggio italiano. Da qui l’idea virtuale e concreta allo stesso tempo di regatare da casa, in una competizione che attraversa l’intera Italia. Quarantine Indoor Rowing & Gbad Challenge un evento originale, che ha riscosso un successo del tutto inaspettato in un momento particolare della vita alle prese con il lockdown, che ha colpito tutti ma #DistantiMaUniti, gli atleti assicurano di tornare a remare più forti di prima.

Napoli presente. In prima linea la Canottieri, capitanata dal gigante recordman Gennaro Di Mauro, il Posillipo, guidato dalla tenace Cristina Annella, e poi la nutrita compagine dell’Ilva di Bagnoli e il Circolo Nautico Stabia. Desiderosi sempre di ben figurare, gli atleti campani puntano in alto. Atleti normodotati e non solo.
 


Nautilus scuola di mare. Con il club remiero presieduto da Davide Tizzano, bicampione olimpico a Seul’88 (nel quattro di coppia con Agostino Abbagnale, Piero Poli e Gianluca Farina) e ad Atlanta’96 in coppia con l’ultimo dei fratelli stabiesi, impresa degnamente celebrata da «bisteccone» Galeazzi, due tesserati pronti a cimentarsi nella singolare competizione.

Sfida a tre nel pararowing (PR1). Francesco Maria Maglione (Ilva Bagnoli), Fabrizio Caselli (Firenze Sc), Andrea Quarta (Nautilus), con un passato nelle Forze Armate (fante di Marina del San Marco), impiegato in vari teatri operativi internazionali, dalla Somalia ai Balcani, dall’Iraq al Libano, decorato con una medaglia di bronzo al valor militare, atleta del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa.

PR2. Fari puntati sul match Gianfilippo Mirabile (Murcarolo) versus Carlo Calcagni (Nautilus), «Io sono il colonnello», noto per la sua vicenda umana, vero inno a non arrendersi mai. Storia emozionante la sua. Dagli studi con i Padri Scolopi, presso l’istituto Calasanzio, alla divisa dell’Esercito: paracadutista della Folgore. Elicotterista e vittima del dovere, ammalatosi per causa e fatti di servizio durante la missione internazionale di pace nel 1996 in Bosnia, Calcagni ha saputo trasformare la sua tragedia in forza di volontà e di coraggio. Atleta paralimpico, ha trovato nello sport, medicina del corpo e della mente, le motivazioni per andare avanti, affrontando e vincendo sfide impossibili. Judo, ciclismo e ora canottaggio. Un pedalare all’insegna del «Mai Arrendersi», motto e messaggio di testimonianza e speranza.

Pratica handbike (tesserato con il Team Calcagni), tiro con l’arco (tesserato con la società Arcieri D’Arneo), rowing (Asd Nautilus scuola di mare): in tali discipline si metterà in gioco, quando parteciperà nel 2021 ai prossimi Invictus Games in Olanda, che, in programma dal 9 al 16 maggio 2020, sono stati rinviati per l’emergenza Covid-19. Nel 2016, alla precedente edizione di Orlando, in Florida, l’atleta paralimpico della Difesa vinse tre medaglie d’oro: due nel ciclismo (cronometro individuale e gara in linea) ed una nel canottaggio indoor.

«Calcagni e Quarta simboli dell’orgoglio italiano. Sono sinceramente onorato della scelta dei due coraggiosi atleti di tesserarsi con il Nautilus: sono un esempio per le giovani generazioni e per l’intero mondo dello sport», commenta soddisfatto Davide Tizzano.

Special Quarantine GBAD Challenge. Remoergometro e gambe, braccia, addominali, dorsali. I concorrenti si confronteranno virtualmente in un circuito a corpo libero. Tutti gli esercizi dovranno essere effettuati, nel più breve tempo possibile. Sfida già vinta.
 
 
 
 
 
 
 
 
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