Il Roland Garros si tinge di greco:
Tsitsipas e Maria Sakkari in semifinale

Il Roland Garros si tinge di greco: Tsitsipas e Maria Sakkari in semifinale
di Piero Valesio
Mercoledì 9 Giugno 2021, 20:05 - Ultimo agg. 20:33
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Di momenti così è piena la storia dello sport ma in questa occasione la circostanza piace tanto. La Grecia può vantare due giocatori nelle semifinali del Roland Garros. Un maschio, Tsitsipas, e una donna, Maria Sakkari, che ieri si è disfatta in due set non complicati di Iga Swiatek, la campionessa in carica.

Perché due greci in semifinale in un torneo dello Slam è fatto che suscita un sorriso? Perché se è vero che nella terra di Grecia poggiano le radici di ciò che quotidianamente noi chiamiamo sport, è anche vero che quella stessa terra ha vissuto anni orribili negli ultimi 10 e solo in tempi più recenti ha ritrovato quella che con un po’ di fantasia si può definire serenità. I tempi del successo all’Europeo del 2004 dal 2009 in poi divennero lontani come un’oasi nel deserto. La Grecia (Atene in particolare) raccontata nei gialli di Petros Markaris è ben lontana dalla vita leggera, talvolta leggerissima come la musica, che spesso accompagna il tennis.

Ecco perché il fatto che Stefanos Tsitsipas e Maria Sakkari siano in semifinale nello Slam parigino non può che apparire una gran bella notizia. Stefanos e Maria, tra l’altro, sono anche fidanzati, o almeno mancano dichiarazioni di segno opposto. Sono loro il simbolo di una nazione spesso tormentata come il concetto di pensiero che ha insegnato al mondo. Solo Giannis Antetokounmpo, stella di Milwaukee in Nba (ma nigeriano di origine) è al loro livello.  

Diciamo che a volerla vedere tutta la coppia più greca del mondo ha in sé anche i semi della rivalità che è diventata paradigma di tutte le rivalità del mondo.

Se Stefanos è il più ateniese, non foss’altro per i lineamenti del suo volto, il suo atteggiamento comunicativo e per il modo con cui esegue i colpi del tennis, Maria è spartana fino al midollo. Entrambi sono nati ad Atene ma lei ha fatto della spartanitudine lo slogan per un programma di allenamento diciamo "da camera" durante il periodo del lockdown. E in campo è lei quella che guarda l’avversaria come se fosse sempre in corso la battaglia della Termopili.

Due greci sul trono di Parigi? Quella che potrebbe farcela più facilmente è Maria che dopo il fallimentare torneo di Roma è volata in un’isola greca per lavare manzonianamente il suo tennis nell’Egeo. Oltre a lei le altre tre semifinaliste sono a loro volta delle debuttanti in un turno così avanzato di un torneo Slam. E se è vero che il settore femminile attraversa un fase di livellamento così clamoroso da far pensare che chiunque possa vincere sempre e comunque, è lei quella che pare avere più armi per arrivare in fondo. Pavlyuchenkova, la slovena Zidansek (la Slovenia: un altro paese che sta vivendo un’epoca dorata nello sport mondiale: già pazzi per il campione in carica del Tour Pogacar e Roglic, per la Stuhec, per Ilicic e Handanovic si ritrovano ora una tennista top) e la Kreijcikova non sembrano avere il suo livello. Le sentenze oggi dopo le due semifinali a partire dalle 15.

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