Amatori Napoli-Perugia,
la vigilia del mediano di mischia Balzi

Francesco Balzi
Francesco Balzi
di Diego Scarpitti
Sabato 23 Novembre 2019, 14:42
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Balzi in avanti. Da neopromossi in serie A, i napoletani dell’Amatori intendono giocare un ruolo di vertice nel girone 3. Per niente intimoriti dalla nuova categoria, capitan Alessandro Quarto e verdeblù si preparano ad affrontare al meglio le sfide casalinghe, domani contro Perugia (ore 14.30) e il 1 dicembre con il Pagano & Ascolillo Pesaro Rugby.

Subito integrato nel club presieduto da Diego D’Orazio, il mediano di mischia Francesco Balzi. «Gioco a rugby da quando ho 6 anni, la prima volta sono andato ad allenarmi con mio fratello, un anno più piccolo di me. Da quel giorno ci siamo completamente innamorati di questo sport e abbiamo deciso che sarebbe stata la disciplina che ci avrebbe accompagnato per tutta la vita». Da Treviso, patria della Benetton Rugby (15 scudetti in bacheca), all’ombra del Vesuvio per il classe’96: un veneto in Campania per giocare e studiare.

«Penso che il rugby sia maestro di vita, infatti  fa crescere molto sia come atleta ma soprattutto come persona. Quando si entra in una squadra, non trovi solo dei compagni ma dei fratelli, una vera e propria famiglia. Qui a Napoli sono stato accolto fin da subito come se giocassi da una vita e mi hanno fatto sentire parte di questa grande famiglia», racconta Balzi, al primo anno con l’Amatori.

A Bagnoli domani pomeriggio il match contro il quindici biancorosso agli ordini di Alfredo De Angelis, a 7 punti in classifica, la metà esatta di quelli guadagnati dai napoletani nelle prime quattro giornate. «Siamo una gran bella squadra, mediamente molto giovane, per cui abbiamo sicuramente ancora un notevole margine di miglioramento, grazie anche ad uno staff molto competente in tutti gli aspetti», ammette il numero 9 (nella foto di Luigi Petrucci).

Si respira serenità e un clima di fiducia nell’ex base Nato. «Possiamo prenderci delle belle soddisfazioni, basta continuare con questa mentalità e con il giusto sacrificio, che certamente fino ad ora non sta mancando. Abbiamo iniziato con il piede giusto». Facile l’intesa con il tecnico Lorenzo Fusco e l’assistant coach Luca Varriale. «Ho già instaurato un bellissimo rapporto, punto solo a non deludere la fiducia che hanno riposto in me».
 
Studente di Scienze motorie alla Parthenope, abita a Fuorigrotta. «Sto imparando piano piano a conoscere Napoli e con calma voglio girarmela tutta. Al momento ho visitato il centro storico ma, a differenza di Treviso, Napoli è molto grande. I compagni di squadra mi fanno da guide turistiche e ognuno di loro mi suggerisce dove andare e cosa vedere». Clima ottimale e ambiente apprezzato. «I napoletani sono delle persone fantastiche e molto accoglienti, la cucina napoletana è pura magia, la pizza napoletana è indescrivibile. Chiaramente non posso mangiare tutto quello che vorrei o quello che questa città mi offre, perché altrimenti non correrei più, però ammetto che qualche sfizio (più di ogni tanto) me lo permetto». E anche in campo sarà così.
 
 
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